Sport4Joy: “Sport ed evangelizzazione per parrocchie a misura di giovani”
"La riflessione - sottolinea don Luca Di Domizio, direttore della Pastorale dello sport dell'Arcidiocesi di Pescara-Penne - è quella di metterci tutti insieme avviando un cammino di formazione e ascolto delle necessità dei nostri ragazzi, ma anche delle altre fasce d’età, per rilanciare la pratica delle attività sportive a livello diocesano e regionale. Le parrocchie, ad esempio, chiedono come poter valorizzare i campi sportivi, presenti nella città di Pescara e in diocesi, spesso utilizzati solo come parcheggio"
Coniugare sport ed evangelizzazione, rilanciando il ruolo delle parrocchie come luoghi di aggregazione che diventino veri e propri avamposti sportivi. Tutto questo è “Sport4Joy”, il progetto (promosso dall’Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei) messo a punto dalla Conferenza episcopale abruzzese e molisana (Ceam) sul quale, mercoledì presso la Curia arcivescovile di Pescara, si sono confrontati i delegati diocesani dell’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport – alla presenza dell’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti e del presidente regionale del Coni Enzo Imbastaro – coordinati dal delegato Ceam, il vescovo di Sulmona-Valva monsignor Michele Fusco: «Questo appuntamento – spiega il presule – arriva al culmine di un ciclo di incontri con i delegati diocesani volti a porre un accento sullo sport, perché sentiamo l’esigenza di avere un maggior coordinamento di tutte le realtà del settore che operano all’ombra dei campanili. Parliamo di tutte le realtà che hanno a che fare con lo sport e con l’evangelizzazione, per collegare questi ambiti e lanciare nuove attività da condurre».
Il progetto è ancora in fase di studio: «Vuole mettere al centro la persona che pratica sport ed è credente – precisa il delegato Ceam alla Pastorale del tempo libero, turismo e sport –. Ogni realtà potrà strutturarsi come preferisce. Questo vuole essere solo l’invito, da parte nostra, a coordinarsi insieme, a fare rete per mettersi al servizio della persona. Sul territorio ci sono tanti oratori ed associazioni sportive, come quelle relative al Centro sportivo italiano e all’Associazione nazionale San Paolo Italia (Anspi), che possono mettersi insieme per proporre nuove e belle opportunità ai nostri giovani».
Al di là di quello che poi sarà, il progetto Sport4Joy si pone un obiettivo specifico: «Punta alla creazione di 20 avamposti sportivi sul territorio nazionale – precisa Angelo De Marcellis, delegato dell’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della diocesi di Teramo-Atri -, che siano dei modelli di riferimento per la creazione di una nuova pastorale dello sport, ma anche di nuovi modelli pronti ad affrontare i grandi cambiamenti che lo sport sta vivendo in questo tempo, a partire dalla riforma del Terzo settore, dalla crisi dovuta alla pandemia e dei nuovi fenomeni che stanno regolando lo stile di vita delle persone».
Insomma, Sport4Joy punta alla creazione di reti territoriali che coinvolgano le realtà sportive locali e le istituzioni: «Per generare – aggiunge De Marcellis – dei luoghi in cui le persone, i giovani, possano vivere un’esperienza polisportiva con un occhio anche alle novità, come gli e-sport (le competizioni, agonistiche e professionistiche che si svolgono attraverso i videogame) molto diffusi tra i giovani e che, in qualche modo, anche la Chiesa vuole toccare perché c’è la necessità di disciplinarli, educando alla pratica di queste attività alternative».
A livello nazionale l’Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei, nell’ambito degli sport da combattimento, ha già coinvolto le federazioni di pugilato e taekwondo: «Sono sport molto attenzionati dai giovani – conferma il delegato alla Pastorale del tempo libero, turismo e sport della diocesi di Teramo-Atri -, essendo discipline che canalizzano quella che è la rabbia che loro si portano dentro. Anche questo va ricondotto ad una pratica sana dello sport, affinché contribuisca alla formazione dei ragazzi e alla costituzione della nuova classe dirigente del Paese».
Protagoniste di tutto questo processo dovranno essere le parrocchie: «Guardando al tempo appena passato – conclude don Luca Di Domizio, direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo libero, turismo e sport dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne -, con la pandemia di Covid-19 che ha portato più alla pratica di sport individuali che di squadra, la riflessione è quella di metterci tutti insieme avviando un cammino di formazione e ascolto delle necessità dei nostri ragazzi, ma anche delle altre fasce d’età, per rilanciare la pratica delle attività sportive a livello diocesano e regionale. Le parrocchie, ad esempio, chiedono come poter valorizzare i campi sportivi, presenti nella città di Pescara e in diocesi, spesso utilizzati solo come parcheggio. A tal proposito, stiamo mettendo in cantiere un vecchio sogno di organizzare un torneo sportivo diocesano».