“Andate e fate qualcosa di concreto per chi incontrate lungo la via”
"Ognuno è nato per fare qualcosa - testimonia l’imprenditore Quinto Paluzzi -, io sono nato per lavorare e per dare lavoro. Trent'anni fa vendevo pesce in un supermercato vicino allo stadio, conobbi un extracomunitario e gli chiesi di aiutarmi con il mio banco. Sentivo il bisogno di renderlo felice perché, essendo rimasto orfano a 10 anni, sapevo cosa vuol dire restare da soli. Oggi ho 15-20 dipendenti di tante nazionalità e ringrazio Dio, perché accogliere i bisognosi mi restituisce tanto"
«Andate e fate qualcosa di concreto per chi incontrate lungo la via». Lo ha affermato sabato sera l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, nella sua omelia a conclusione dell’undicesima edizione della Marcia per la pace svoltasi a Montesilvano con l’organizzazione della Caritas diocesana.
L’evento, dal tema “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”, ha visto radunare circa un migliaio di fedeli, giunti da molte parrocchie della diocesi pescarese, presso il piazzale del Palasenna per dar vita ad un lungo corteo che attraversando via Vestina, ha raggiunto la parrocchia di Sant’Antonio di Padova.
Tra i partecipanti spiccava il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, Comune da sempre ospitale nei confronti dell’evento diocesano: «Sappiamo – riflette il primo cittadino – che queste iniziative da sole non risolveranno tutti i problemi, però è giusto far sentire la nostra voce e far vedere che tanti giovani e tante famiglie sono pronti a lottare per degli ideali così forti e importanti».
Una marcia silenziosa, illuminata dalla luce dalle fiaccole, scandita solo dal pensiero costante verso quell’indifferenza quotidianamente presente negli ambienti di vita di ognuno.
Un’indifferenza che ogni partecipante ha potuto trascrivere su di un mattoncino di cartone che, al termine della marcia, ha eretto un vero e proprio muro dell’indifferenza che siamo chiamati a scardinare.
Un’impresa non facile, in questa società caratterizzata da un profondo individualismo, che pure qualcuno è riuscito a compiere a beneficio del prossimo.
È il caso di Quinto Paluzzi, titolare dell’azienda pescarese “Il Delfino”, che trent’anni fa tra i primi diede fiducia e lavoro agli extracomunitari, quando erano conosciuti solo come “vu cumprà”: «Ognuno è nato per fare qualcosa – testimonia l’imprenditore -, io sono nato per lavorare e per dare lavoro. All’epoca vendevo pesce in un supermercato vicino allo stadio, conobbi un extracomunitario e gli chiesi di aiutarmi con il mio banco. Sentivo il bisogno di renderlo felice perché, essendo rimasto orfano a 10 anni, sapevo cosa vuol dire restare da soli. Oggi ho 15-20 dipendenti di tante nazionalità e ringrazio Dio, perché accogliere i bisognosi mi restituisce tanto».
Lo stesso arricchimento ricevuto anche da David, Bianca e dalla piccola Elisabetta. Una giovane famiglia di Montesilvano a cui, per un anno, è stata affidata una famiglia rumena in difficoltà: «Avevano bisogno – raccontano David e Bianca – di qualcuno che tenesse la loro figlia, per consentirgli di lavorare. Noi la prendevamo, la portavamo a casa, la facevamo giocare con nostra figlia, fare merenda e cena, per poi riportarla a casa dalla madre. Così, grazie a questa famiglia che si è affidata a noi senza conoscerci, si è creato un bel rapporto d’amicizia».
Ma l’indifferenza va oltre le piccole storie del quotidiano, coinvolgendo le istituzioni incapaci di rispondere ai drammi che sconvolgono il mondo: «L’Europa – accusa l’arcivescovo Valentinetti – sembra indifferente di fronte alle situazioni di guerra, perché vende le armi. Anche l’Italia ne vende tante tramite molte ditte, vende pistole, carri armati, mitragliatrici, ma queste aziende non si possono trasformare? L’ex presidente della Repubblica Pertini, un tempo, diceva “Trasformate i luoghi di morte in granai”».
Al termine della celebrazione, i testimoni intervenuti alla marcia hanno materialmente abbattuto il muro di cartone, simbolo dell’indifferenza e ostacolo alla pace nel mondo. Quindi l’appuntamento con la Marcia per la pace è stato rinnovato a gennaio 2017, quando tornerà a svolgersi a Pescara.