A L’Aquila «un ulteriore anno di Grazia con la proroga dell’indulgenza plenaria»
"Un’occasione preziosa, dunque, con la quale prepararsi – aggiunge il cardinale arcivescovo de L’Aquila nella sua lettera – nel migliore modo possibile, alla celebrazione del Giubileo che, con l’apertura della Porta Santa della Basilica Vaticana, nella notte di Natale del 2024, Papa Francesco concederà alla Chiesa universale"
Papa Francesco ha prolungato la concessione dell’indulgenza plenaria per quanti visiteranno la basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila per un altro anno, dall’1 al 24 dicembre 2024, fino all’apertura del Giubileo del 2025. Lo ha annunciato ieri giovedì il cardinale arcivescovo de L’Aquila Giuseppe Petrocchi, a seguito dell’approvazione della richiesta precedentemente inoltrata dal porporato – attraverso una lettera – alla Penitenzieria apostolica vaticana: «Tenuto conto – scrive il cardinale Petrocchi nella missiva – dei molteplici benefici spirituali che la Vostra concessione ha prodotto nel Popolo di Dio, che durante l’Anno Celestiniano straordinario è convenuto numeroso nella Basilica di S. Maria di Collemaggio con pellegrinaggi organizzati o spontanei, e soprattutto ora, in vista del Giubileo del 2025, strettamente legato a quello Celestiniano, sono a chiedere di concedere l’Indulgenza Plenaria per tutto l’Anno 2024, a coloro che pentiti e confessati visiteranno la Basilica di Santa Maria di Collemaggio».
Un’estensione importante, quella concessa alla basilica aquilana, con L’Aquila che è già collegata idealmente a Roma per il Giubileo del 2025, dopo l’invito ufficiale giunto dal comitato organizzatore dell’evento giubilare: «Un’occasione preziosa, dunque, con la quale prepararsi – aggiunge il cardinale arcivescovo de L’Aquila nella sua lettera – nel migliore modo possibile, alla celebrazione del Giubileo che, con l’apertura della Porta Santa della Basilica Vaticana, nella notte di Natale del 2024, Papa Francesco concederà alla Chiesa universale».
D’altra parte, in questo modo, la Chiesa aquilana continua a perseguire la sua missione: «L’Aquila – sottolinea il cardinale Giuseppe Petrocchi – continua a realizzare così il progetto che Papa Francesco le ha affidato, quello cioè di rendere L’Aquila “Capitale del Perdono”. Si tratta di una definizione che onora la comunità ecclesiale e civile aquilana, ma al tempo stesso la responsabilizza e la impegna, ne disegna l’identità e anche ne chiarisce la missione. Così, dopo «il grande dono» che il Papa ha fatto alla Chiesa aquilana all’indomani della sua visita nel Capoluogo abruzzese, prolungando l’indulgenza della Perdonanza concessa da San Celestino V per un anno intero (l’Anno della Misericordia), L’Aquila «si prepara così – conclude Petrocchi – al grande Giubileo del 2025 con un ulteriore anno di Grazia».