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Tre italiani su quattro stanno visitando i cimiteri nel ponte di Ognissanti

La visita ai defunti è una delle tradizioni più radicate degli italiani, che colgono l’occasione anche per la visita a parenti e amici e per passare qualche giorno di relax nei luoghi del ricordo

Emerge da un sondaggio online di Coldiretti in occasione del ponte di Ognissanti, secondo cui 7 milioni di italiani trascorreranno una notte fuori casa

Tre italiani su quattro (73%) quest’anno si recano in visita nei cimiteri per donare un fiore ai propri cari anche affrontando lunghi viaggi per tornare nei luoghi di origine. È quanto emerge dal sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it, in occasione delle festività di Ognissanti e del ponte del 1 novembre, nel sottolineare che si tratta di una fetta consistente dei 7 milioni di italiani che hanno deciso di trascorrere una notte fuori casa.

La visita ai defunti è una delle tradizioni più radicate degli italiani, che colgono l’occasione anche per la visita a parenti e amici e per passare qualche giorno di relax nei luoghi del ricordo. Grazie alla collocazione più favorevole della festività rispetto allo scorso anno, quest’anno le partenze complessivamente, precisa la Coldiretti, sono aumentate e in molti hanno colto l’occasione per programmare anche qualche giorno di vacanza.

Sotto la spinta delle previsioni favorevoli e del conveniente rapporto prezzo/qualità viene premiato l’agriturismo dove, secondo le elaborazioni Terranostra-Coldiretti, è stato scelto da quasi 400 mila gli italiani.

Se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere gli agriturismi italiani, ad attrarre i vacanzieri è anche la ricca offerta di attività all’aria aperta che va dalle fattorie didattiche per i più piccoli all’equitazione, tiro con l’arco, trekking, in quasi la metà non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, particolarmente apprezzate in tempi di funghi, tartufi e castagne.

Molto interesse infatti, continua la Coldiretti, riscuotono tra i buongustai le tradizionali sagre d’autunno per scoprire tradizioni gastronomiche locali attraverso piatti tipici a base di queste specialità. Sono in molti però quelli che si impegnano nella ricerca dei frutti dell’autunno, dai funghi alle castagne ma anche chi vuole assistere alle attività di raccolta delle olive e alla molitura o la vendemmia che in molti territori quest’anno non sono ancora terminate per l’andamento climatico anomalo.

Ma c’è anche chi, conclude la Coldiretti, si accontenta di passeggiare nei boschi per osservare il foliage: quel fenomeno spontaneo per cui alcune specie di alberi in autunno cambiano il colore delle loro foglie, passando dal verde al giallo, l’arancione, il rosso e il marrone. Un evento naturale che si trasforma in un grande spettacolo, con centinaia di fan armati di scarponcini e macchina fotografica.

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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