“Violenza e terrorismo sono nemici di pace e prosperità da combattere”
"Fintanto - esorta Papa Francesco - che le nostre società sperimenteranno le divisioni, siano esse etniche, religiose o economiche, tutti gli uomini e le donne di buona volontà sono chiamati a operare per la riconciliazione e la pace, per il perdono e per la guarigione dei cuori"
«Fintanto che le nostre società sperimenteranno le divisioni, siano esse etniche, religiose o economiche, tutti gli uomini e le donne di buona volontà sono chiamati a operare per la riconciliazione e la pace, per il perdono e per la guarigione dei cuori».
È stato questo l’invito espresso da Papa Francesco, parlando nel pomeriggio alle autorità keniote al suo arrivo in Africa, meta del suo undicesimo viaggio apostolico, toccando subito i temi caldi che la tragica situazione attuale offre al nostro sguardo: «L’esperienza – osserva il Papa – dimostra che la violenza, il conflitto e il terrorismo si alimentano con la paura, la sfiducia e la disperazione, che nascono dalla povertà e dalla frustrazione. La lotta contro questi nemici della pace e della prosperità, dev’essere portata avanti da uomini e donne che, senza paura, credono nei grandi valori spirituali e politici che hanno ispirato la nascita della nazione e ne danno coerente testimonianza».
C’è poi, secondo il Pontefice che ha richiamato l’enciclica “Laudato si”, un chiaro legame tra la protezione della natura e l’edificazione di un ordine sociale giusto ed equo: «Non vi può essere – ammonisce – un rinnovamento del nostro rapporto con la natura senza un rinnovamento dell’umanità stessa. Nell’opera di costruzione di un solido ordine democratico, di rafforzamento della coesione e dell’integrazione, della tolleranza e del rispetto per gli altri, il perseguimento del bene comune dev’essere un obiettivo primario».
Lavorare per la pace, per Papa Bergoglio, è una grande responsabilità: «Una vera e propria vocazione – ricorda – al servizio dell’intero popolo keniota. Con queste parole, dunque, il Sommo Pontefice si è rivolto a chi guida la vita politica, culturale ed economica del Kenya: «Vi incoraggio – esorta – ad operare con integrità e trasparenza per il bene comune e a promuovere uno spirito di solidarietà a ogni livello della società».
Questo il suo appello, unito alla richiesta di mostrare una genuina preoccupazione per i bisogni dei poveri, per le aspirazioni dei giovani e per una giusta distribuzione delle risorse umane e naturali del Paese: «Vi assicuro – promette il Papa – il costante impegno della comunità cattolica, mediante le sue opere educative e caritative, al fine di offrire il suo specifico contributo in tali ambiti». Infine, Papa Francesco ha ringraziato l’amato popolo del Kenya per la calorosa accoglienza affermando nella lingua locale: «Dio benedica il Kenya!».