Terremoto: “La gente ha paura, ma reagisce con tenacia e dignità”
"Malgrado la neve - racconta don Claudio Tracanna, direttore dell'Ufficio Comunicazioni sociali dell'arcidiocesi dell'Aquila - molti sono andati in piazza, ma certo non si può restare al freddo. Tanti hanno scelto di stare in auto, altri nelle palestre o nei centri che i comuni hanno attrezzato già dal primo terremoto dello scorso agosto. Grazie all’allerta meteo per la neve, tra l’altro, le scuole era già chiuse sia a Pizzoli sia a L’Aquila"
«Si sono sommati due eventi stressanti: la neve caduta abbondante e tre forti scosse sismiche. La gente ha una comprensibile paura, ma reagisce con tenacia e dignità, virtù tipiche della gente di montagna».
Lo ha sottolineato all’agenzia di stampa Sir monsignor Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila, dopo le nuove scosse registrate stamattina nella diocesi aquilana: «La Chiesa aquilana vive, con la sua gente, – aggiunge il presule – questi passaggi difficili della sua storia, con fiducia nel Signore, perché sa che tutto collabora al bene di coloro che amano Dio e con il cuore spalancato verso tutti e in particolare verso i più bisognosi».
C’è dunque grande spavento, a seguito delle tre violente scosse registrate in mattinata con epicentro tra Capitignano e Montereale, tra gli aquilani: «Il tutto – racconta don Claudio Tracanna, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Aquila, nonché parroco della chiesa di Santo Stefano Protomartire a Pizzoli – complicato da un metro di neve che è caduto da stanotte. Il comune ha già organizzato dal 24 agosto un centro di raccolta nel Palazzetto dello sport, ma la maggior parte delle persone era rientrata a casa. Ora potrebbe esserci la necessità di cercare rifugio di nuovo lì. Già stanotte il centro era stato aperto, ma per l’emergenza neve. Con le nuove forti scosse si dovranno effettuare nuovamente le verifiche dei danni».
Intanto la gente si è messa al riparo come meglio ha potuto: «Malgrado la neve – aggiunge don Claudio – molti sono andati in piazza, ma certo non si può restare al freddo. Tanti hanno scelto di stare in auto, altri nelle palestre o nei centri che i comuni hanno attrezzato già dal primo terremoto dello scorso agosto. Grazie all’allerta meteo per la neve, tra l’altro, le scuole era già chiuse sia a Pizzoli sia a L’Aquila».
E proprio il sindaco di Pizzoli, nelle ultime ore, ha disposto lo sgombero di tutti gli immobili del territorio comunale per scopi precauzionali dopo il sisma di stamani. È stato individuato il palazzetto comunale per le esigenze di ricovero della popolazione e come area per l’accoglienza di tutte le esigenze: «Intanto – conclude don Claudio Tracanna – si registrano crolli nel comune di Montereale e a Campotosto».