La filosofia con i bambini: un protocollo d’intesa per il MIUR
In occasione del Word Philosophy Day, la giornata Unesco dedicata al ruolo della filosofia nella scuola e nella società, il MIUR e il Centro di Ricerca sull’Indagine filosofica firmano un protocollo di intesa per promuovere l'insegnamento/apprendimento della filosofia a partire dalla scuola per l'infanzia.
La pratica filosofica come opportunità di apprendimento per i bambini. Oggi, 16 novembre, in occasione del Word Philosophy Day, la giornata Unesco dedicata al ruolo della filosofia nella scuola e nella società, il MIUR e il Centro di Ricerca sull’Indagine filosofica presentano, presso la Sala della Comunicazione sita in Viale Trastevere a Roma, un protocollo d’intesa su: La pratica filosofica come opportunità di apprendimento per tutti e delle azioni a esso connesse. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.miur.gov.it.
Una giornata ricca d’interventi che vedrà studiosi dibattere sul tema delle potenzialità educative e formative della filosofia nella pratica scolastica, a partire dall’infanzia. In una società in rapida trasformazione a livello nazionale e internazionale, l’insegnamento/apprendimento della filosofia sembrerebbe avere i requisiti per educare allo sviluppo del pensiero complesso, critico e creativo, sia nell’ambito scolastico sia in quello più generale dell’educazione permanente.
Atteso l’intervento di Maughn Gregory, Direttore dell’Institute for the Advancement of Philosophy Children (IACP), con una relazione sul tema: La P4C e le sfide educative del XXI secolo.
La Philosophy for Children (nota anche come P4C) nasce nel New Jersey alla fine degli anni ’60 del secolo scorso ad opera del prof. Matthew Lipman, con l’obiettivo di migliorare la capacità di pensare di bambini e ragazzi attraverso il dialogo filosofico. Nel mondo esistono ormai vari Centri accreditati ICPIC (The International Council of Philosophical Inquiry with Children), tra cui il CIREP (Centro Internazionale di ricerca educativa sul pensiero) che prepara al conseguimento del titolo di Teacher in Philosophy for Children in Italia.
Insegnare a pensare “meglio”, cioè in modo più efficace e anche più competente, e iniziare a farlo fin dall’infanzia, è il fine principale della P4C ideata da Lipman. Trasformare gli studenti in soggetti attenti, autonomi, che pensano da sé, esplorano alternative al loro punto di vista, trovano le ragioni per migliorare, cambiare le proprie convinzioni o pregiudizi, per diventare soggetti più creativi e forse più liberi. Per raggiungere questi obiettivi, da un punto di vista metodologico, nella classe in cui si fa P4C, l’aula si trasforma in Comunità di Ricerca. Da questo momento, l’insegnate/facilitatore deve essere capace di stimolare, gestire e orientare in senso produttivo il dialogo filosofico, attivando nei bambini l’uso di un pensiero complesso: critico, creativo e valoriale. L’insegnante “tradizionale” scompare e diventa facilitatore di processi di ricerca, attraverso racconti e materiali adatti alla riflessione filosofica. Sono sostanzialmente racconti filosofici che stimolano i bambini a riflettere attraverso problemi aperti, anche controversi, comunque imprescindibili, su questioni riguardanti i concetti di verità, giustizia, bontà, morte, bellezza, persona, cura, amicizia. La P4C prevede anche altri materiali innovativi provenienti dall’arte e dalla musica, più adatti a sviluppare tematiche collegate ai linguaggi del corpo, dell’espressività a più dimensioni. Dunque i bambini ascoltano racconti e storie, fanno domande, sono invitati a dialogare su temi che sviluppano competenze scolastiche ed esistenziali in modo critico. Perché questo accada è necessario che i bambini incontrino qualcuno disposto ad ascoltare la loro “domanda” in un percorso partecipato e dinamico, invece di fornire loro una risposta “chiusa” in un percorso unidirezionale. In Italia, alcune scuole, ancora poche, hanno già iniziato a confrontarsi con il modello della P4C; la Giornata di oggi si propone di diffondere questa pratica filosofica. Essere formati ed educati ad un pensiero complesso e critico, fin dall’infanzia, non aiuterebbe forse a diventare “persone pensanti” anche in età adulta?
Al termine della Giornata dedicata al Word Philosophy Day verrà donata alla Biblioteca del MIUR la riedizione completa della rivista di filosofia Il Pensiero, che nei suoi 60 anni di storia ha coinvolto i massimi esponenti della filosofia europea. La riflessione sul ruolo della filosofia europea nel panorama italiano della seconda metà del ‘900, sarà un ulteriore contributo per celebrare il World Philosophy Day e promuovere il valore del dialogo intellettuale e del confronto culturale, come fondamenti della società democratica e della cittadinanza globale. A partire dalla scuola per l’infanzia, con la filosofia.