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Caritas: “Abbiamo portato Rancitelli al centro superando il pregiudizio”

Il 54% degli abitanti di Rancitelli-Villa del fuoco ama il proprio quartiere così com'è, mentre il 56,8% sarebbe disposto a prendersene cura soprattutto, il 51,5% del campione intervistato, compiendo attività di volontariato con le associazioni presenti sul territorio

Lo ha affermato giovedì don Marco Pagniello, direttore della Caritas di Pescara-Penne, tracciando i risultati del progetto “Ninive, verso le periferie”

Il 54% degli abitanti di Rancitelli-Villa del fuoco ama il proprio quartiere così com’è, mentre il 56,8% sarebbe disposto a prendersene cura soprattutto, il 51,5% del campione intervistato, compiendo attività di volontariato con le associazioni presenti sul territorio. Sono questi i dati più sorprendenti raccolti lo scorso anno dagli operatori della Caritas diocesana di Pescara-Penne con il progetto “Ninive, verso le periferie” – finanziato dall’otto per mille alla Chiesa cattolica – attraverso 1825 contatti avuti con 658 residenti, 237 dei quali rom, visitando l’area con un camper.

Don Marco Pagniello, direttore Caritas diocesana Pescara-Penne

Uno spaccato sorprendente, di cittadinanza attiva, che va ben oltre i luoghi comuni che dipingono questo quartiere periferico di Pescara esclusivamente come luogo di degrado e criminalità che pure, a detta degli abitanti stessi, è ben presente. Ma giovedì sera, nella sala consiliare dell’ex Urban di via Tavo, l’incontro conclusivo del primo anno di progetto – dal tema “Dalle periferie urbane alle periferie dell’anima” – ha permesso di far conoscere meglio la periferia pescarese: «L’obiettivo del progetto – sottolinea don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana – era di rendere protagonisti gli abitanti di Rancitelli, per combattere il pregiudizio della città sul quartiere che spesso viene espresso senza conoscere i fenomeni presenti, e mi pare che ci siamo riusciti. Ma la Chiesa continuerà ad essere presente, perché da sempre sceglie la periferia».

Un protagonismo e una voglia di riscatto raccontati dal docu-film Ninive, diretto da Francesco Calandra e Mariagrazia Liguori, che ha seguito gli incontri degli operatori Caritas. Il progetto Ninive, riportato nel dossier “Verso le periferie”, ha permesso di compiere dapprima un’analisi socio-demografica – in collaborazione con Anagrafe comunale e Ater – contando i 9.896 abitanti di Rancitelli, molti dei quali residenti in 807 alloggi popolari dei quali 729 vengono abitati con contratti legittimi, 65 vengono occupati abusivamente e 13 non sono abitati: «I residenti negli alloggi popolari – precisa Giannicola D’Angelo, responsabile dell’Osservatorio povertà e risorse della Caritas diocesana – vivono spesso una diffusa e variegata situazione di sofferenza economica, risultando morosi con l’Ater. Infatti, sono ben 522 i contratti legittimi che risultano in morosità, ovvero il 71,6%. Di questi, il 35% risulta avere una morosità superiore a 1.000 euro e 65% inferiore a 1.000 euro. Tra l’altro, relativamente al reddito dichiarato dalle famiglie assegnatarie di contratti di alloggio legittimi, 214 dichiarano un reddito inferiore a 5.000 euro e 155 un reddito pari a zero».

Giannicola D’Angelo, responsabile Osservatorio povertà e risorse Caritas

Ma il progetto ha fatto di più di quest’analisi socio-demografica: «Abbiamo condotto un’animazione del territorio – racconta D’Angelo -, un ascolto diffuso per recepire le istante e riportarle a chi di dovere mediante un lavoro di advocacy. Abbiamo anche svolto accompagnamenti di persone non autosufficienti quasi segretati in casa, attività per bambini e sviluppo della comunità, focus group con i cittadini, incontri con i consiglieri comunali e l’associazionismo per metterli di fronte alle esigenze del territorio, oltre a laboratori di cittadinanza attiva, attività socio-culturali e proiezioni di film (al Parco dell’infanzia di via Tavo)».

Ma a guardare i dati relativi all’affluenza al Centro di ascolto diocesano, in via Attilio Monti a Pescara, emerge un dato preoccupante relativamente agli abitanti della periferia pescarese: «Del totale generale delle persone che hanno chiesto assistenza – sottolinea il responsabile dell’Osservatorio povertà e risorse della Caritas diocesana -, il 20,2% proviene proprio da Villa del fuoco e Fontanelle. Il 26,1% degli accolti sono giovani in età compresa tra i 18 e i 35 anni e di questi, il 30,3% proviene da Rancitelli e Fontanelle. Inoltre, il 23,5% dei giovani tra i 18 e i 35 anni arrivano dalle periferie. Sono numeri che chiedono risposte, parliamo di persone che stanno costruendo la loro vita e si ritrovano a combattere quotidianamente non solo con la povertà, ma anche con un futuro che preclude loro autonomia e indipendenza. Tutto ciò porta al disagio emotivo. Sono situazioni di cui, mediante le progettazioni sul territorio, dobbiamo tenere conto e monitorare costantemente».

Corrado De Dominicis, vice direttore Caritas diocesana Pescara-Penne

A proposito di Fontanelle quest’anno, per la seconda annualità, il progetto Ninive è stato esteso anche a questo quartiere: «Ieri – ricorda Corrado De Dominicis, vice direttore della Caritas diocesana – proprio a Fontanelle c’è stata l’inaugurazione di Studio park, nome scelto dai ragazzi del quartiere, uno spazio che ospiterà un doposcuola rappresentando un’occasione in più per stare insieme».

Nell’ambito del progetto anche il recupero del Parco dell’infanzia in via Tavo, mentre il Parco della speranza in via Lago di Capestrano è stato riqualificato grazie al progetto Responsabili del creato: «Con questo progetto – conclude Giannicola D’Angelo -, abbiamo stimolato la creatività e la responsabilità dei fruitori del parco, abbiamo avviato attività di rigenerazione di parte degli arredi e delle attrezzature del parco, assicurando anche una maggior sicurezza e pulizia all’interno delle stesso dando vita ad una gestione partecipata e condivisa, attraverso forme di collaborazione congruenti».

About Davide De Amicis (4360 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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