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Elezioni: “Il 40% dei giovani è lontano dalla politica bocciando tutta l’offerta”

Emerge - spiega Alessandro Rosina, coordinatore scientifico del Rapporto giovani dell'Istituto Toniolo - un bacino molto ampio di incertezza e potenziale astensione, che va a confermare l’idea di un comportamento elettorale delle nuove generazioni molto fluido e difficile da prevedere. Metà di questa larga disaffezione non si riconosce nella distinzione tra destra e sinistra, mentre l’altra metà sembra soprattutto delusa dalla propria area politica di riferimento. E a deludere di più, come spesso accade, è chi governa"

Emerge dal Rapporto giovani 2018, a cura dell’Istituto Toniolo, che verrà pubblicato ad aprile

Il 40% dei giovani è lontano dalla politica. Solo il 35% aderisce convintamente ad un partito o movimento in campo. Lo rivela, a poco più di un mese dalle elezioni del 4 marzo, uno studio in corso di pubblicazione nell’edizione 2018 del Rapporto giovani dell’Istituto Toniolo (che uscirà in aprile), nel quale sono stati analizzati in modo approfondito i dati di un’indagine condotta ad ottobre 2017 sull’atteggiamento delle nuove generazioni (campione di 3.034 persone di età 20-34 anni rappresentativo su scala nazionale) verso la politica e sul loro orientamento al voto, in combinazione con il profilo sociale, la condizione economica e i valori di riferimento. In una delle domande chiave dell’indagine, veniva chiesto di assegnare un giudizio da 1 a 10 a ciascuna delle forze politiche italiane.

Oltre il 40% degli intervistati le ha bocciate tutte, evidenziando una disaffezione verso tutta l’offerta politica. Il rimanente 60% ha trovato almeno una forza politica a cui dare la sufficienza (giudizio da 6 in su). Sul totale degli intervistati a ottenere la parte più elevata di giudizi positivi (o quantomeno non negativi) è il Movimento 5 stelle con un valore pari al 30%. Dopo i 5 stelle si collocano Pd e Lega con un bacino potenziale attorno al 20%. Segue Forza Italia con il 15,5%, mentre le ali più a sinistra e più a destra arrivano attorno al 13%. Detto in altre parole, chi è lontano da tutti i partiti/movimenti è pari al 40%.

Alessandro Rosina, docente di demografia all’Università Cattolica di Milano e coordinatore del Rapporto Giovani

Se tutti gli altri andassero a votare, più o meno convinti, il M5S potrebbe arrivare al 50% se riuscisse a mobilitare verso le urne tutto il suo bacino potenziale. Pd e Lega potrebbero al massimo arrivare al 33%, Forza Italia non molto oltre il 25%: «I dati della ricerca – commenta Alessandro Rosina, docente di demografia e statistica sociale e coordinatore scientifico del Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo -, evidenziano come ben quattro intervistati su dieci si sentano lontani da tutte le forze in campo. Eppure l’attuale offerta politica propone un ampio menù di partiti di governo e di opposizione, di destra e di sinistra, tradizionali e antisistema».

Rosina sottolinea, inoltre, che solo poco più di un giovane intervistato su tre esprime una vicinanza univoca e forte ad almeno un partito o movimento: «Emerge – spiega il demografo – un bacino molto ampio di incertezza e potenziale astensione, che va a confermare l’idea di un comportamento elettorale delle nuove generazioni molto fluido e difficile da prevedere (sia rispetto alla scelta di andare a votare, sia rispetto a quale segnale dare con il proprio voto formalmente espresso). Metà di questa larga disaffezione, non si riconosce nella distinzione tra destra e sinistra, mentre l’altra metà sembra soprattutto delusa dalla propria area politica di riferimento. E a deludere di più, come spesso accade, è chi governa».

In sintesi, l’orientamento politico dei giovani appare molto articolato: «Con una bassa adesione ai partiti tradizionali – conclude Rosina -, forte disaffezione generalizzata, alta disponibilità a dar consenso a chi dà voce alla protesta e alla frustrazione. Il ritratto di una generazione delusa e confusa rispetto all’offerta attuale ma soprattutto rispetto alla propria condizione, con una grande domanda di alleati solidi e affidabili con i quali immaginare un destino migliore per il Paese».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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