Capodanno Caritas: “I poveri non saranno soli, avranno il nostro affetto”
"Non si tratta semplicemente di dar loro un pasto – spiega Marilena Di Felice, responsabile di turno della mensa -. Mentre mangiano è importante girare tra i tavoli, dar loro un abbraccio, una carezza, un conforto, a volte ci scappa anche un bacio. Insomma, l’importante è farli sentire in famiglia"
Questa sera alle ore 20, nella mensa Caritas all’interno della Cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II in via Alento a Pescara, si rinnoverà l’appuntamento con il tradizionale cenone di fine anno per i 130 bisognosi attesi. Un appuntamento ormai tradizionale, che ogni anno dà ai meno fortunati la possibilità di attendere in compagnia e allegria le ultime ore la notte di San Silvestro, in attesa del nuovo anno.
E il 2019, grazie al lavoro di uno staff di 8 volontari, arriverà degustando un menù a base di fantasia di antipasti, gnocchetti al sugo, fagottini di formaggi, arrosto di tacchino, zampone e lenticchie, contorni vari, frutta e dolci natalizi: «Ma non si tratta semplicemente di dar loro un pasto – spiega Marilena Di Felice, responsabile di turno della mensa -. Mentre mangiano è importante girare tra i tavoli, dar loro un abbraccio, una carezza, un conforto, a volte ci scappa anche un bacio. Insomma, l’importante è farli sentire in famiglia, perché poi questa sensazione la porteranno sempre con loro, continuando a frequentare la mensa. Così si crea un rapporto di amicizia e stima reciproca».
Per l’occasione, oltre alla cena, tutti i partecipanti vivranno una ricca serata di animazione, per vivere un ulteriore momento di familiarità e fraternità: «Noi spesso ci sentiamo soli anche in mezzo a tante gente – aggiunge Marilena -, mentre i nostri ospiti no, perché hanno tutto il nostro affetto e questa sera anche la nostra allegria, avendo organizzato per loro una bella serata con Karaoke e brindisi con panettone e spumante».