Senzatetto a lezione di potatura per tornare a lavorare
"Una volta appresa la tecnica della potatura della vite - sottolinea Antonella Allegrino, presidente dell'associazione Domenico Allegrino -, che sarà seguita da lezioni su quella dell’ulivo, i senzatetto avranno l’opportunità di essere chiamati dai coltivatori della zona per questo tipo di lavoro o per manovalanza della terra"
Insegnare ai senza dimora la tecnica della potatura delle viti, fondamentale per garantire una buona salute della pianta e una produzione di qualità. La lezione è stata tenuta dai docenti dell’Istituto professionale statale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale di Villareia di Cepagatti (facente parte dell’Istituto Omnicomprensivo di Alanno, dirigente Maria Teresa Marsili), nell’ambito del progetto “Coltiviamoci – Insieme si può”, ideato e realizzato dall’associazione “Domenico Allegrino” onlus di Pescara (capofila) in partnership con l’associazione “Meridiani Paralleli” onlus di Chieti e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Abruzzo.
L’iniziativa, che coinvolge più generazioni e fasce della popolazione, è stata promossa per favorire l’inclusione sociale e diffondere tra i giovani la cultura del volontariato. Lo scambio di esperienze è avvenuto su un terreno in contrada Oratorio di Alanno (Pescara), dove si sono ritrovati la presidente dell’associazione, Antonella Allegrino, i docenti e gli studenti dell’istituto scolastico e una decina di senzatetto, che trovano ospitalità nella Capanna di Betlemme di Chieti, struttura di accoglienza gestita dai volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII.
In una luminosa mattinata di sole, ragazzi e senza dimora hanno iniziato ad apprendere come e quando recidere rami e tralci delle viti, mettendo in atto gli insegnamenti dei professori Sergio Barbone, Fernando Di Benigno e Silvana Giannantonio. Le lezioni saranno utili ai giovani per completare il percorso scolastico e ai senzatetto per un eventuale inserimento lavorativo: «Il progetto – sottolinea la presidente Allegrino – dà la possibilità di imparare la tecnica, ma rappresenta anche un’occasione, per persone con esistenze differenti, di stare e fare insieme. I giovani incontrano i senza dimora e ognuno ha modo di donare la propria esperienza all’altro. Una volta appresa la tecnica della potatura della vite, che sarà seguita da lezioni su quella dell’ulivo, i senzatetto avranno l’opportunità di essere chiamati dai coltivatori della zona per questo tipo di lavoro o per manovalanza della terra».
Ciò avverrà anche attraverso i contatti avuti con i docenti scolastici: «I ragazzi, partecipando a questa iniziativa – aggiunge il professor Barbone – hanno modo di conoscere un mondo diverso dal loro e non pensare solo alla propria realtà. Non si finisce mai di imparare, ogni vite è diversa dall’altra. Anche noi docenti dobbiamo sempre essere aggiornati su tecniche all’avanguardia». Alla lezione di potatura hanno preso parte Gianluca Cornacchia, Antonio Potenza e Tomassina Ranalli della Capanna di Betlemme.
Il progetto, realizzato in collaborazione anche con il Comune di Chieti, il Convitto nazionale “G.B. Vico” di Chieti, il Dipartimento di Salute mentale Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti, proseguirà con quattro lezioni di pratica, incontri tra gli studenti, i senza dimora e gli anziani che coltivano gli “Orti d’oro” messi a disposizione dall’associazione “Domenico Allegrino” onlus a Pescara e un laboratorio di teatro sociale e di comunità. Tutte le esperienze confluiranno in una rappresentazione teatrale, che si terrà il 9 maggio a Chieti, e in un convegno finale che si svolgerà a giugno a Pescara.