Mercato etnico: “Luogo d’integrazione e legalità per superare la paura”
"Tutto ciò - ricorda Marco Alessandrini, sindaco di Pescara - è stato fatto e siamo arrivati a questa giornata, per dare una risposta concreta al tema della coesione sociale di quanti hanno sempre rispettato le regole e si sono integrati al punto da far diventare l’Italia la propria patria e Pescara la propria città e qui far crescere figli e progetti di vita"

Ha presenziato anche l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, nel pomeriggio di domenica scorsa, all’inaugurazione del Mercato etnico e dell’integrazione realizzato all’interno del complesso ferroviario di Pescara, a seguito della travagliata approvazione decretata dal Consiglio comunale nei giorni scorsi.
Una cerimonia inaugurale, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con Cgil Pescara, Alis, Associazione dei lavoratori immigrati senegalesi, Fondazione Caritas, Arci, On the road, Anpi, Movimentazioni, Pepe collettivo, Rete Oltre il Ponte e Artisti per il Matta, avvenuta a tre anni dallo sgombero del vecchio mercato etnico esterno alla stazione: «Quella giornata – ricorda l’arcivescovo Valentinetti – fu drammatica, preceduta da voci drammatiche di difficile interpretazione e comprensione. Oggi c’è questa nuova realtà, luogo d’integrazione, ma sicuramente luogo di legalità perché finalmente tutto questo diventa legale, possibile, verificabile e fa superare quella brutta realtà che sta attanagliando il cuore di tante persone, che è la paura. Una paura di tutti, una paura degli altri, una paura del diverso specialmente se ha un coloro della pelle diverso dal nostro. Un mondo, un continente, una città, un quartiere, un condominio fondato sulla paura prima o poi cade e si divide. Una realtà, questa, dove la paura è bandita perché viene da colui che ci vuole dividere, da colui che abita nel piano di sotto. È l’amore quello che riesce realmente a trasportare e a modificare la paura in gioia e questa, lasciatemelo dire, è una serata di gioia».
Oltre all’arcivescovo di Pescara-Penne, ha espresso la propria soddisfazione il sindaco di Pescara Marco Alessandrini: «Pescara, città dei ponti, città tradizionalmente vocata alla solidarietà e alla relazionalità sociale e commerciale, celebra oggi l’avvio del mercatino etnico e dell’integrazione, che da utopia è divenuto realtà per favorire politiche di coesione sociale, che contrastino la cieca logica degli steccati – afferma il primo cittadino -. Ai tanti costruttori di muri che dicono dovesse essere fatto meglio o altrove (tendenzialmente a 1000 km di distanza), rispondiamo con i fatti. Pescara ha da sempre risposto alle sfide dell’immigrazione e dell’accoglienza con la giusta sensibilità e attenzione al problema, visto che fin dagli anni ‘90 l’amministrazione comunale è stata impegnata a portare avanti processi di integrazione favorendo la realizzazione di aree da dedicare alle forme di mercato multietnico. I processi di integrazione hanno un solo chiaro presupposto, il rispetto delle regole comuni, proprio il rispetto di quelle regole che hanno portato questa amministrazione, unici in decenni di graduale devianza, a porre fine alla diffusa situazione di illegalità cui era giunto il precedente mercato, con stravolgimenti, ampliamenti ingiustificati e non legittimati in alcun modo dalle norme. Ci siamo messi in cammino, individuando un’area idonea in coerenza con le determinazioni del Consiglio comunale per localizzare il nuovo mercato, svolgendo un bando di gara – pubblico e dunque aperto a tutti senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali – per l’assegnazione degli stalli, con una puntuale verifica della regolarità amministrativa delle posizioni degli esercenti commerciali. Tutto ciò è stato fatto e siamo arrivati a questa giornata, per dare una risposta concreta al tema della coesione sociale di quanti hanno sempre rispettato le regole e si sono integrati al punto da far diventare l’Italia la propria patria e Pescara la propria città e qui far crescere figli e progetti di vita».
All’evento hanno partecipato anche l’ambasciatore senegalese Mamadou Saliou Diouf e il console per l’Abruzzo, le Marche e l’Emilia Romagna Tullio Galluzzi: «Ringrazio la popolazione di Pescara – conclude Saliou Diouf -, perché ci ha dato questa opportunità di integrazione, perché dare un luogo di lavoro dignitoso non può essere che un segno positivo di integrazione. Prego perché questo sia di esempio per tutte le altre città d’Italia e un valore aggiunto per le comunità straniere e per la popolazione italiana. Questa è una prova, dobbiamo dimostrare come sappiamo conservare una cosa preziosa, dimostrando che siamo in grado di farlo, rispettando le leggi del Paese che ci ospita. Finisco ringraziando tutti coloro che sono qui e la città che ci ha accolto». L’inaugurazione si è conclusa con le note del cantante senegalese Pap Kan e della band Kinky People, Bob Marley Tribute. In settimana, ai commercianti verrà assegnato il rispettivo stallo di vendita e potranno iniziare l’attività.