Ceam: i vescovi abruzzesi e molisani hanno ricevuto il presidente Marsilio
Alla delegazione regionale, da parte dei vescovi, è stata infine affidata una riflessione, ispirata alla dottrina sociale della Chiesa e in particolare al messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace 2019 su “La buona politica al servizio della pace”
Si è svolto stamani a Chieti, presso la sede della Conferenza episcopale abruzzese e molisana al Seminario regionale Pio X, l’incontro tra i vescovi d’Abruzzo e Molise (il presidente e arcivescovo di Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte, l’arcivescovo dell’Aquila cardinale Giuseppe Petrocchi, l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, il vescovo di Avezzano monsignor Pietro Santoro, il vescovo di Sulmona-Valva monsignor Michele Fusco, il vescovo di Lanciano-Ortona monsignor Emidio Cipollone, il vescovo di Teramo-Atri monsignor Lorenzo Leuzzi, l’arcivescovo di Campobasso-Bojano monsignor Giancarlo Maria Bregantini, il vescovo di Isernia-Venafro monsignor Camillo Cibotti, il vescovo di Termoli-Larino monsignor Gianfranco De Luca e il vescovo di Trivento monsignor Claudio Palumbo) e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, accompagnato dal presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D’Annuntiis e dall’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì.
Al centro del colloquio, definito dal presidente Marsilio «Molto costruttivo e concreto», è stato soprattutto il tema della ricostruzione post-sisma materiale, per quanto riguarda il patrimonio artistico e architettonico di molte chiese che ancora attendono i lavori, e psicologica per quanto riguarda la popolazione abruzzese.
Inoltre il presidente Marsilio ha assicurato che, laddove necessario, la Regione lavorerà per integrare i servizi offerti ai cittadini dalle tante realtà della rete sanitaria e socio assistenziale appartenenti all’ambito cattolico.
Alla delegazione regionale, da parte dei vescovi, è stata infine affidata una riflessione, ispirata alla dottrina sociale della Chiesa e in particolare al messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace 2019 su “La buona politica al servizio della pace”:
- “Si” al rispetto della dignità di ogni persona umana, quale che sia il colore della sua pelle, la sua storia, la sua provenienza, la sua lingua, la sua religione, la sua cultura.
- “Si” alla solidarietà verso i più deboli e all’impegno prioritario nei confronti dell’emergere dell’allargarsi delle povertà.
- “Si” all’accoglienza verso chi bussa alle nostre porte, fuggendo spesso da fame o violenza alla ricerca di un futuro migliore per sé e i propri cari, rifiutando ogni logica di esclusione, come ogni esasperato atteggiamento identitario, nell’impegno a promuovere un’Europa dei popoli, solidale e partecipativa nel gestire il flusso epocale delle migrazioni. Parimenti l’accoglienza va promossa e sostenuta a tutti i livelli della vita umana, dal primo all’ultimo istante del suo sviluppo.
- “Si” a sostenere ed accompagnare i giovani, fra cui si diffonde la paura del futuro data l’insicurezza delle possibilità che si aprono per loro, nell’impegno a valorizzarli quali protagonisti decisivi della promozione del bene comune. Fondamentale in questo ambito è il ruolo della famiglia da sostenere in ogni forma come grembo primario di formazione e crescita della persona.
- “Si” ad ogni sforzo per creare mantenere il lavoro, e quindi all’audacia imprenditoriale vissuta con responsabilità e creatività personale, non di meno con generosità e cura della crescita collettiva, nel “no” conseguente a ogni operazione di delocalizzazione, rivolta unicamente al maggior profitto.
- Si” ad intervenire in rapporto alle situazioni di emergenza del post-terremoto, che esigono una sollecitudine da incentivare urgentemente e con determinazione.
- “Si” ad una sanità pubblica che tenga conto dei bisogni della gente sul territorio, spesso sottovalutati a favore di una logica meramente aziendale, che non si addice ai doveri dello stato sociale
- “Si” all’attenzione prioritaria alla tutela dell’ ambiente alla promozione di quello che è l’autentico patrimonio collettivo della nostra gente: la sua acqua, il suo verde, il suo mare, la sua aria, le sue montagne.
- “Si” allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, da quella eolica, a quella solare, a quella idroelettrica, a quella marina.
- “Si” ad un’Europa rispettosa dei valori morali e spirituali che l’hanno generata, da quelli propri della cultura classica greco-latina, a quelli della tradizione ebraico-cristiana, che ne ha profondamente plasmato l’anima e la storia.
«Il Signore – concludono i vescovi – sostenga l’impegno a realizzare questi propositi e benedica la nostra gente e l’intera Nazione Italiana».