Covid-19 e meno freddo: chiude oggi il dormitorio comunale a Pescara
"L’emergenza legata alle condizioni climatiche avverse – scrive Marco Molisani, dirigente del Settore Politiche per il cittadino – sta pian piano venendo meno, mentre l’assembramento di persone all’interno dello stesso luogo fa aumentare esponenzialmente il rischio del contagio"

Solo pochi giorni fa il Comune di Pescara aveva prolungato al 31 marzo l’apertura del dormitorio comunale in via Lago Sant’Angelo e invece, in rispetto dell’articolo 1 comma 2 del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri varato lunedì (che vieta l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti) per arginare il contagio del Coronavirus Covid-19, oggi chiuderà anche in virtù del clima più caldo previsto nei prossimi giorni.
Lo ha deciso ieri la stessa amministrazione comunale del capoluogo adriatico, attraverso una disposizione dirigenziale: «L’emergenza legata alle condizioni climatiche avverse – scrive Marco Molisani, dirigente del Settore Politiche per il cittadino – sta pian piano venendo meno, mentre l’assembramento di persone all’interno dello stesso luogo fa aumentare esponenzialmente il rischio del contagio, nel caso di specie, sia con riferimento agli ospiti che tra il personale operante nella struttura di via Lago Sant’Angelo».
Il dormitorio, che poteva ospitare fino a 70 senza fissa dimora su altrettanti letti muniti di lenzuola, coperta e cuscino nonché dotato di acqua calda, dal 16 dicembre scorso ha accolto una media di 40 utenti italiani e stranieri, i quali vi accedevano ogni sera alle 19 per lasciarla l’indomani mattina alle 9. Una struttura gestita da Croce Rossa di Pescara, associazione Papa Giovanni XXIII “La capanna di Betlemme”, Comunità di Sant’Egidio e da un gruppo di pensionati tutti coordinati dalla Cooperativa sociale On the road.
Proprio On the road, attraverso la propria unità di strada, si occuperà di ricollocare i senzatetto presso altre strutture anche in altre regioni. Sarà infine compito della Polizia municipale quello di monitorare i movimenti dei clochard che stamani usciranno per l’ultima volta dal dormitorio, in modo da prevenire la formazione di bivacchi che potrebbero favorire il contagio del Coronavirus Covid-19.
A Pescara resterà aperto il dormitorio Caritas all’interno della Cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II, nel rispetto del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 9 marzo.