Domani a Pescara la messa per i senzatetto morti in strada
"La memoria dei nomi di chi ha perso la vita per strada – osserva Gilberto Grasso - è motivo di profonda consolazione, perché ci ricorda che il Signore non dimentica la vita di nessuno. Ma questo appuntamento vuole essere anche un’occasione di riflessione per tutti, società civile e istituzioni comprese, sulla necessità di non voltarsi dall’altra parte di fonte ai bisogni di tante persone che nella nostra città non hanno nulla, e rappresenta un invito a tutti noi, a combattere ogni giorno l’indifferenza che, come ha detto più volte Papa Francesco, è in grado di uccidere al pari della violenza"
Come avviene ogni anno si rinnoverà domani, domenica 26 febbraio 2023 alle 11 nella chiesa di San Giuseppe a Pescara, il significativo e toccante appuntamento con la santa messa dedicata ai senza fissa dimora che hanno perso la vita – vivendo di stenti e all’addiaccio – lungo le strade del capoluogo adriatico.
Sarà l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti a presiedere la liturgia eucaristica (trasmessa in diretta dall’emittente diocesana Radio Speranza sugli 87.60), promossa dalla Comunità di Sant’Egidio da più di trent’anni, quando a Roma perse la vita Modesta Valenti: un’anziana senzatetto che viveva nei pressi della Stazione Termini presso la quale, di notte, si rifugiava per dormire.
Poi il 31 gennaio 1983 Modesta si sentì male, ma l’equipaggio dell’ambulanza che accorse non volle prenderla a bordo perché era sporca e con i pidocchi. Così Modesta morì dopo ore di agonia, in attesa che qualcuno decidesse di prestarle soccorso: «Da allora, nell’anniversario della sua morte – sottolinea Gilberto Grasso, responsabile pescarese della Comunità di Sant’Egidio -, abbiamo continuato a ricordare ogni anno Modesta e, con lei, gli altri amici senza dimora che hanno perso la vita per strada in questi anni, a causa del freddo e della durezza delle condizioni di vita, non solo a Roma ma in tante altre città. Anche a Pescara molti senzatetto hanno perso la vita per strada negli ultimi anni. Tra loro, Emilio, Domenico, Pavel, Leslav, Kristian e tanti altri, i cui nomi verranno ricordati durante la liturgia».
Una santa messa, quest’ultima, dal significato profondo: «La memoria dei nomi di chi ha perso la vita per strada – osserva Grasso – è motivo di profonda consolazione, perché ci ricorda che il Signore non dimentica la vita di nessuno. Ma questo appuntamento vuole essere anche un’occasione di riflessione per tutti, società civile e istituzioni comprese, sulla necessità di non voltarsi dall’altra parte di fonte ai bisogni di tante persone che nella nostra città non hanno nulla, e rappresenta un invito a tutti noi, a combattere ogni giorno l’indifferenza che, come ha detto più volte Papa Francesco, è in grado di uccidere al pari della violenza».
Dopo la liturgia, presso i locali della parrocchia, avrà luogo un incontro di amicizia e la distribuzione di un pasto ai senza fissa dimora intervenuti, molti dei quali legati alla Comunità di Sant’Egidio da un rapporto di amicizia e familiarità costruito nel corso degli anni, attraverso i servizi e le attività di assistenza portate avanti dalla Comunità nella città di Pescara.