Il ritorno a messa: “Riapriremo in sicurezza per la salute, anche spirituale, dei fedeli”
Anche le parrocchie pescaresi sono pronte per vivere, da domani, la loro Fase 2 riprendendo la celebrazione delle messe in presenza di popolo, dopo due mesi di liturgie officiate a porte chiuse e trasmesse in streaming. Un momento atteso con gioia, ma anche meditato con accuratezza dai parroci chiamati a far rispettare il protocollo di sicurezza stabilito da Conferenza episcopale italiana, governo e Comitato tecnico scientifico.
Entrate e uscite separate, volontari muniti di badge o pettorine che aiuteranno i fedeli a prendere posto (i quali potranno entrare solo con una temperatura inferiore a 37,5 gradi), rispettando il tetto massimo di presenti ad ogni messa fissato in 200 persone al chiuso e in 1.000 all’aperto, dispenser con gel igienizzante, posti disponibili segnalati per garantire un’accoglienza a distanza di almeno un metro e, ovviamente, mascherine per tutti compresi i sacerdoti che dovranno usarla per distribuire l’Eucaristia ai fedeli. Sono queste le principali regole a cui i parroci dovranno attenersi, ma coloro che hanno a disposizione spazi più ampi avranno il compito facilitato.
È il caso di don Cristiano Marcucci, parroco della Visitazione della Beata Vergine Maria a Pescara: «Disponendo di un giardino di 3 mila metri quadri – spiega –, frequentabile mantenendo le distanza di sicurezza, per i primi tempi celebrerò lì tutte le messe (feriali e festive alle 19), officiandole in chiesa (che dispone di 1.100 metri quadri) solo in caso di maltempo. Per evitare problemi di igienizzazione, ognuno potrà sedersi portando teli da poggiare a terra o sgabelli da casa, mentre riserveremo le sedie ai soli anziani. Non mancheranno i dispenser con il gel e, per le prime due domeniche, avremo anche gli operatori della Misericordia a supervisionare l’afflusso insieme ai nostri ministri».
La parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Montesilvano si affiderà a dei bollini gialli per segnalare i posti a sedere, o in piedi, utilizzabili per contenere fino a 100 fedeli distanziati ad un metro e mezzo: «Nonostante queste nuove regole all’inizio ci disorientino – osserva il parroco, don Fernando Pallini –, la comunità parrocchiale si è attivata in maniera bella e sono tanti i volontari che si sono messi a disposizione». Pur non essendo previsto, questa parrocchia ha acquistato anche un termoscanner per consentire, ai fedeli che vorranno, l’esame della temperatura. Qui le messe feriali si svolgeranno alle 8.30 e alle 18.30, mentre quelle festive alle 8, 9.30, 11.30 (solo a maggio) e 18.30.
La Cattedrale di San Cetteo è stata igienizzata, i banchi distanziati ed è pronta anch’essa a riaccogliere i fedeli, accompagnati da volontari in pettorina: «Vogliamo riaprirla in sicurezza – assicura il parroco, monsignor Francesco Santuccione – per il bene e la salute anche spirituale dei credenti, perché un conto è vedere una messa online e un altro è partecipare di persona all’Eucaristia». Le messe feriali avranno luogo alle 7.30, 8.30 e 18.30; quelle festive alle 8, 10, 11 e 18.30.