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Incendio a L’Aquila: “Danno ambientale grave, invito le comunità a vigilare sul territorio”

"Nel quinto anniversario dell’enciclica Laudato si’ - sottolinea il cardinale Petrocchi - risuona ancor più forte la denuncia di Papa Francesco contro l’uso irresponsabile e l’abuso dei beni che Dio ha posto sulla terra"

Lo ha affermato ieri l’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, visitando le comunità di Arischia e Cansatessa

Il cardinale Petrocchi, accompagnato dai Vigili del fuoco, visita i luoghi colpiti dall'incendio

Sono 200 gli ettari di vegetazione divorati sul Gran Sasso, in prossimità dell’Aquila, dal rogo che da cinque giorni interessa un vasto bosco di pini neri risalente agli anni ’30, mentre altri 700 ettari di boschi sono ancora a rischio. Nel frattempo, la Procura del capoluogo ha avviato un’indagine a carico di ignoti dopo il ritrovamento di un innesco. E questo incendio getta nello sconforto anche le popolazioni di Arischia e Cansatessa, le frazioni aquilane più vicine ai boschi devastati dalle fiamme, visitate ieri dall’arcivescovo dell’Aquila il cardinale Giuseppe Petrocchi: «Il danno ambientale è davvero grande – sottolinea il porporato -, così come la preoccupazione per le persone che vedono le loro abitazioni minacciate dal vicino incendio. Lo spiegamento di uomini e mezzi da parte dello Stato è davvero ingente, anche in queste ore in cui alcuni focolai riprendono vigore. Un plauso alle Forze dell’ordine, alla Protezione civile, agli enti locali e ai volontari che con lodevole generosità si stanno impegnando sul fronte degli incendi per evitare che le fiammi si propaghino ulteriormente».

In particolare, il presule ha condiviso due rispettivi momenti di preghiera e riflessione con le due comunità parrocchiali: «Nel quinto anniversario dell’enciclica Laudato si’ – osserva il cardinale Petrocchi –, mentre gli incendi devastano non solo il nostro territorio ma anche l’Amazzonia e altre zone del mondo, risuona ancor più forte la denuncia di Papa Francesco contro l’uso irresponsabile e l’abuso dei beni che Dio ha posto sulla terra. Invito anche le comunità a vigilare sul territorio, a cui la nostra gente di montagna si sente profondamente legata, consapevoli della tremenda responsabilità dell’essere umano nei confronti del Creato. L’ambiente – conclude il cardinale citando Papa Francesco – è un dono collettivo, patrimonio di tutta l’umanità, eredità comune da amministrare e non da distruggere».

Dopo aver compiuto un sopralluogo sui luoghi dell’incendio, accompagnato dal Comandante dei Vigili del Fuoco Mauro Malizia, il cardinale ha concluso la sua visita con la santa messa presieduta nella parrocchia di San Giovanni da Capestrano a Cansatessa.

COLDIRETTI: “CI VORRANNO 15 ANNI PER RICOSTITUIRE I BOSCHI INCENERITI”

«Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo». Lo ha stimato la Coldiretti sulla base degli effetti degli incendi scoppiati in Italia da L’Aquila, in Abruzzo, fino in Sicilia dove purtroppo si conta anche una vittima: «Con il caldo anomalo e la mancanza di pioggia – sottolinea l’associazione di categoria – è scattato l’allarme incendi con centinaia di ettari andati a fuoco. Nelle aree bruciate dall’incendio, saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati».

Ad alimentare le fiamme è stato il caldo anomalo, ma «a preoccupare – aggiunge la Coldiretti – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente». A pagare il prezzo più alto è l’Italia intera che ha da recriminare: «Perché – lamenta la Coldiretti – è mancata l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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