Caritas-Iccrea: al via il credito sociale per famiglie fragili con figli a scuola
"Quest’anno è aumentato il peso delle famiglie con minori, delle donne, dei giovani che si sono rivolti ai centri Caritas – spiega monsignor Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana -. È necessario adesso ripartire proprio da loro dando il sostegno necessario, perché nessuno resti indietro e i ragazzi possano fruire delle opportunità formative per indirizzare le loro energie a servizio della comunità"
Il Gruppo bancario cooperativo Iccrea e Caritas italiana hanno firmato un accordo di collaborazione per realizzare CooperaDad, un programma di credito sociale per le famiglie fragili con figli in età scolare. Consentirà di fornire strumenti per seguire la didattica, anche a distanza, ma sarà utile anche per contrastare la povertà educativa e la marginalizzazione.
Grazie alla collaborazione con le Caritas diocesane che erogheranno anche servizi di tutoraggio e assistenza, e attraverso microprestiti che possono arrivare fino all’importo di 1.000 euro, le famiglie beneficiarie potranno acquistare il materiale scolastico ed elettronico necessario per seguire la didattica, in presenza e a distanza, per sostenere i giovani e le loro esigenze formative. L’iniziativa prevede anche percorsi di educazione finanziaria dedicati alle famiglie, così da fornire informazioni necessarie e affrontare e contrastare possibili fenomeni di sovra-indebitamento: «Come sappiamo – premette Giuseppe Gambi, consigliere delegato alla sostenibilità di Iccrea Banca – il nostro Paese sta attraversando un momento di forte difficoltà. Il suo futuro dipende dall’istruzione dei giovani ed è importante che ciascuno faccia la propria parte».
I finanziamenti erogati nell’ambito del programma potranno godere anche della garanzia di un fondo messo a disposizione da Fondosviluppo (il Fondo mutualistico costituito da Confcooperative e Federcasse), eventualmente alimentato anche dalle singole Caritas diocesane e da altri soggetti pubblici e privati: «Quest’anno è aumentato il peso delle famiglie con minori, delle donne, dei giovani che si sono rivolti ai centri Caritas – spiega monsignor Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana -. È necessario adesso ripartire proprio da loro dando il sostegno necessario, perché nessuno resti indietro e i ragazzi possano fruire delle opportunità formative per indirizzare le loro energie a servizio della comunità, in un orizzonte di relazioni positive».