“La finanza, se non regolamentata, diventa pura speculazione”
"La finanza - l'appello del Papa - sia uno strumento di servizio, strumento per servire le persone e per prenderci cura della casa comune! Siamo ancora in tempo per avviare un processo di cambiamento globale, per mettere in pratica un’economia diversa, più giusta, inclusiva, sostenibile, che non lasci indietro nessuno"
Papa Francesco, in questo scenario di crisi a 360 gradi dovuto alla pandemia di Covid-19, ha dedicato l’intenzione di preghiera per il mese di maggio – diffusa attraverso la Rete mondiale di preghiera per il Papa – al mondo economico e finanziario: «Preghiamo – afferma il Pontefice – perché i responsabili della finanza collaborino con i governi per regolamentare i mercati finanziari e proteggere i cittadini dai suoi pericoli».
Quindi il Santo Padre ha lanciato una denuncia forte: «Mentre l’economia reale, quella che crea lavoro, è in crisi – quanta gente è senza lavoro! – i mercati finanziari non sono mai stati così ipertrofici come sono ora – accusa in un videomessaggio -. Quanto è lontano il mondo della grande finanza dalla vita della maggior parte delle persone! La finanza, se non viene regolamentata, diventa pura speculazione animata da politiche monetarie. Questa situazione è insostenibile. È pericolosa».
Da qui la proposta per arginare questa deriva finanziaria: «Per evitare che i poveri tornino a pagarne le conseguenze – osserva Papa Bergoglio -, bisogna regolamentare in modo rigido la speculazione finanziaria. Speculazione. Voglio sottolineare questo termine. La finanza sia uno strumento di servizio, strumento per servire le persone e per prenderci cura della casa comune! Siamo ancora in tempo per avviare un processo di cambiamento globale, per mettere in pratica un’economia diversa, più giusta, inclusiva, sostenibile, che non lasci indietro nessuno. Facciamolo! E preghiamo perché i responsabili della finanza collaborino con i governi, per regolamentare i mercati finanziari e proteggere i cittadini in pericolo».