Monsignor Giovanni Massaro nuovo vescovo di Avezzano
Sarà monsignor Giovanni Massaro, attuale vicario generale della diocesi di Andria, il nuovo vescovo di Avezzano. Lo ha nominato Papa Francesco, come ha reso noto la Sala stampa vaticana, accettando la rinuncia al governo pastorale della diocesi marsicana del vescovo uscente monsignor Pietro Santoro, che oggi ha dato egli stesso l’annuncio alla comunità diocesana.
Monsignor Massaro è nato il 28 giugno 1967 ad Andria, provincia di Barletta-Andria-Trani e diocesi di Andria. Dopo aver frequentato il seminario vescovile della sua città, ha proseguito la formazione presso il Pontificio Seminario regionale pugliese “Pio XI” di Molfetta e ha conseguito il baccalaureato in teologia presso l’Istituto Teologico Pugliese. È stato ordinato presbitero per la diocesi di Andria il 5 dicembre 1992.
Dal 1991 al 1993 è stato vicario parrocchiale della parrocchia San Riccardo in Andria; dal 1993 al 2009 è stato vicerettore ed economo del seminario vescovile di Andria; dal 2002 al 2007 è stato direttore diocesano dell’Ufficio per l’attività missionaria; dal 2007 è moderatore di Curia e dal 2009 vicario generale.
Monsignor Massaro è anche assistente spirituale regionale del Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale), direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, caporedattore del mensile diocesano “Insieme” e amministratore della parrocchia Madonna della Grazia ad Andria.
LA LETTERA DI MONSIGNOR GIOVANNI MASSARO ALLA CHIESA DI AVEZZANO
Dopo aver appreso della nomina il vescovo eletto di Avezzano ha saluto ha indirizzato un messaggio alla sua prossima diocesi: «Quando il 16 luglio scorso, festa della Madonna del Carmelo, il Nunzio apostolico in Italia mi ha convocato a Roma, presso la Nunziatura apostolica per comunicarmi la decisione di Papa Francesco – racconta monsignor Giovanni Massaro -, sentimenti di stupore e di timore hanno invaso il mio cuore. In primo luogo lo stupore per il coraggio di Dio, che ancora una volta ha rivolto il suo sguardo misericordioso sulla mia povera persona accordandomi fiducia e affidandomi un ministero caratterizzato da notevoli responsabilità pastorali, spirituali e umane. Lo stupore è pertanto accompagnato da un sentimento vivo di timore: sarò in grado di essere un vescovo secondo il cuore di Dio? Mi rincuora la consapevolezza che non ho mai detto o fatto nulla per ottenere incarichi e titoli e, pur consapevole dei miei tanti limiti umani e spirituali, ho umilmente ancora una volta rinnovato il mio «Eccomi» alla chiamata di Dio, certo che quando il Signore chiama qualcuno al servizio apostolico lo rende idoneo offrendogli una specifica identità ministeriale che nasce dalla sua grazia. I tanti anni trascorsi come educatore presso il Seminario vescovile, mi hanno insegnato che Dio costruisce sempre non sulle capacità che si suppone di avere, bensì sulla fiducia che si ripone in lui. Vengo, pertanto, in mezzo a voi come fratello e pastore confidando in Dio, con il desiderio di volervi bene e di spendere la mia vita per Cristo e i fratelli, ben convinto di essere stato chiamato a servire una Chiesa bella, ricca di storia e di doni».
IL MESSAGGIO DI BENVENUTO DEL PRESIDENTE DELLA CEAM, IL CARDINALE GIUSEPPE PETROCCHI
A nome della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana (CEAM) – scrive il porporato – saluto con viva fraternità mons. Giovanni Massaro, nominato, da Papa Francesco, Vescovo di Avezzano. Il nuovo Pastore della Chiesa marsicana proviene dalla Diocesi di Andria, dove ha ricoperto importanti incarichi pastorali ed istituzionali, tra cui quello di Vicario Generale, dimostrando apprezzata saggezza ministeriale come anche dedizione evangelica e incisiva competenza nell’apostolato. Sono certo che porterà il suo convinto contributo alla esperienza di sinodalità che le nostre Chiese sono impegnate a promuovere, nel segno di una comunione fattiva, articolata e missionaria. Saluto anche, con riconoscenza e profonda stima, monsignor Pietro Santoro, che ha servito la Diocesi di Avezzano con un cuore di padre, dimostrando amore lungimirante e una predilezione “samaritana” per le “periferie esistenziali”, drammaticamente segnate dalle antiche e nuove povertà. Sono certo che continuerà, anche se con modalità diverse, a prodigarsi per testimoniare la presenza del Risorto: Via, Verità e Vita. Affido a Maria – Madre e Modello della Chiesa – il Pastore che arriva e il Pastore che lascia il suo incarico, nella certezza che entrambi, nella fedeltà alla volontà del Signore, continueranno a spendersi fino in fondo perché si dilati il Regno di Dio nella storia, difficile e avvincente, che stiamo vivendo. Nella preghiera reciproca».