Parrocchie: “Tornino scuole di servizio e generosità aperte a tutti!”
"Le parrocchie non sono un club per pochi, che garantisce una certa appartenenza sociale - precisa il Papa -. Per favore, siamo audaci! Ripensiamo tutti allo stile delle nostre comunità parrocchiali. Preghiamo perché le parrocchie, mettendo la comunione – la comunione delle persone, la comunione ecclesiale – al centro, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi"
Come avviene all’inizio di ogni inizio del mese, anche per febbraio Papa Francesco ha espresso la sua intenzione di preghiera diffusa attraverso un videomessaggio pubblicato dalla Rete mondiale di preghiera per il Papa: «Preghiamo perché le parrocchie, mettendo al centro la comunione – esorta il Pontefice -, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi. A volte penso che dovremmo affiggere nelle parrocchie, alla porta, un cartello che dica “Ingresso libero”».
Quindi il Santo Padre ha fornito un identikit preciso di come dovrebbe essere ogni comunità parrocchiali: «Le parrocchie devono essere comunità vicine – ricorda Papa Bergoglio -, senza burocrazia, centrate sulle persone e in cui trovare il dono dei sacramenti. Devono tornare ad essere scuole di servizio e generosità, con le porte sempre aperte agli esclusi. E agli inclusi. A tutti. Le parrocchie non sono un club per pochi, che garantisce una certa appartenenza sociale».
Da qui l’appello finale di Papa Francesco: «Per favore – ribadisce -, siamo audaci! Ripensiamo tutti allo stile delle nostre comunità parrocchiali. Preghiamo perché le parrocchie, mettendo la comunione – la comunione delle persone, la comunione ecclesiale – al centro, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi».