Istituiti i primi accoliti, lettori e catechisti nella Chiesa di Pescara-Penne
"Una celebrazione storica – commenta l’arcivescovo Valentinetti a margine della santa messa -, perché per la prima volta un ministero non viene conferito solo agli uomini, ma anche alle donne e questo è veramente un segno dei tempi, della presenza e del ruolo della donna nella Chiesa, che dev’essere sempre più evidente e sempre più di responsabilità"
Nella serata di venerdì 5 gennaio, all’interno della messa serale che si è tenuta nella Cattedrale di San Cetteo a Pescara, l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti ha istituito 62 nuovi ministri e ministre – provenienti da varie parrocchie della diocesi – 28 dei quali serviranno la santa messa in qualità di accoliti e accolite, 25 in qualità di lettori e lettrici, mentre 9 saranno catechisti e catechiste operando nella preparazione ai sacramenti e non solo.
Ciò è avvenuto in applicazione della lettera apostolica “Spiritus Domini”, pubblicata in forma di Motu proprio da Papa Francesco l’11 gennaio 2021, che ha consentito l’accesso ai ministeri del lettorato e dell’accolitato anche alle donne – ben presenti tra i neo ministri istituiti – e della lettera apostolica “Antiquum ministerium”, pubblicata in forma di Motu proprio da Papa Francesco l’11 maggio 2021, che ha istituito il ministero del catechista.
Un evento memorabile per la Chiesa di Pescara-Penne: «Una celebrazione storica – commenta l’arcivescovo Valentinetti a margine della santa messa -, perché per la prima volta un ministero non viene conferito solo agli uomini, ma anche alle donne e questo è veramente un segno dei tempi, della presenza e del ruolo della donna nella Chiesa, che dev’essere sempre più evidente e sempre più di responsabilità».
I nuovi ministri e le nuove ministre hanno così indossato, per la prima volta, l’abito liturgico a seguito di un iter preparatorio rigoroso: «Abbiamo messo in atto – ricorda l’arcivescovo di Pescara-Penne – un cammino formativo di circa un anno, per assecondare le loro propensioni già positive. Sembra che il risultato sia stato buono, adesso si tratta di lasciarli lavorare all’interno delle comunità parrocchiali».
Persone, quelle istituite lettori e lettrici, accoliti e accolite, catechisti e catechiste, che d’altra parte sono state forgiate anche da anni di esperienza sul campo: «Sono persone – precisa il presule – che erano già molto inserite nella vita delle rispettive parrocchie, quindi questo è stato quasi un riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa, ma affidando loro un compito ben preciso che è quello di servire la liturgia per quanto riguarda gli accoliti, di servire l’evangelizzazione per quanto riguarda i lettori e di servire i cammini di fede per quanto riguarda i catechisti».
A ciascuna delle tre figure, monsignor Tommaso Valentinetti ha affidato un mandato preciso: «Gli accoliti – raccomanda l’arcivescovo – saranno a servizio della liturgia in quanto tale, non solo dell’altare. I lettori dovranno essere a servizio dell’evangelizzazione, nell’ambito della Lectio divina e portando la Parola di Dio nelle situazioni diverse e, infine, i catechisti dovranno elaborare cammini di fede rivolti soprattutto agli adulti. Ora avremo degli operai in più».