Torna la festa di San Cetteo: seminatore di pace e martire d’amore
"Quest’anno – sottolinea monsignor Francesco Santuccione, parroco di San Cetteo -, oltre che su San Cetteo vescovo, pastore ed evangelizzatore, ci concentreremo sulle sue caratteristiche di seminatore di pace e martire d’amore. Peculiarità, queste ultime, che sicuramente l’arcivescovo Valentinetti esalterà nell’Eucaristia che presiederà, parlando di pace, fraternità e concordia visti i venti di guerra che ci attraversano"
Con le sante messe di stamani alle 7.30 con successiva riflessione e alle 8.30 in Cattedrale, inizieranno le celebrazioni del Triduo in preparazione alla festa di San Cetteo, patrono di Pescara e della sua arcidiocesi, che avrà luogo giovedì 10 ottobre dapprima con le sante messe con riflessione alle 8 e alle 10.30 con il Pontificale solenne presieduto alle 18 dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, concelebrato dai canonici e dai presbiteri diocesani.
Una liturgia eucaristica solenne alla quale seguirà la processione dell’effige di San Cetteo, animata dalla “Banda Città di Chieti”, che attraverserà piazza Garibaldi, Ponte D’Annunzio, via Caduta del forte, piazza Duca d’Aosta, Ponte Risorgimento dove il presule benedirà il fiume e la città, per poi proseguire in piazza Unione, viale Marconi e via Conte di Ruvo, per poi rientrare in Cattedrale: «Quest’anno – sottolinea monsignor Francesco Santuccione, parroco di San Cetteo -, oltre che su San Cetteo vescovo, pastore ed evangelizzatore, ci concentreremo sulle sue caratteristiche di seminatore di pace e martire d’amore. Peculiarità, queste ultime, che sicuramente l’arcivescovo Valentinetti esalterà nell’Eucaristia che presiederà, parlando di pace, fraternità e concordia visti i venti di guerra che ci attraversano. Tutto questo rifacendoci anche a quanto espresso da Papa Francesco, che ha indetto per oggi una giornata di preghiera e digiuno per la pace, affinché si arrivi alla fraternità, alla concordia, all’amore e al rispetto dei popoli di cui San Cetteo si è sempre fatto promotore e artefice, proprio in qualità di seminatore di pace e martire d’amore».
Una festività che anche quest’anno cade all’interno della seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità: «Proprio per questo – aggiunge monsignor Santuccione – vogliamo vivere la festa uniti al Signore, in grande comunione con la Chiesa universale e il nostro arcivescovo, così come anche con i sacerdoti e i fedeli. Vogliamo camminare insieme, per testimoniare la fraternità e l’amore all’uomo d’oggi così solo e scoraggiato. In questo contesto, ritrovarci nel Signore e vivere la fraternità sarà un mezzo paradiso in terra».
Nel frattempo, in base al programma dei festeggiamenti, oggi pomeriggio alle 17 la Cattedrale di San Cetteo ospiterà l’Incontro diocesano dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, all’interno del quale alle 17.30 avrà luogo un’adorazione eucaristica, che culminerà nella solenne celebrazione eucaristica presieduta alle 18.30 dall’arcivescovo Valentinetti, concelebrata dal responsabile dei Gruppi di preghiera di Padre Pio Padre Guglielmo Alimonti. Domani martedì 8 ottobre, ci saranno sante messe con riflessione alle 7.30 e alle 8.30, mentre alle 18 verrà recitato il Triduo a San Cetteo in preparazione alla santa messa delle 18.30.
Stesso programma anche per mercoledì 9 ottobre, che in serata alle 21 vedrà anche esordire il programma ricreativo con il concerto dei The original Newport gospel singers diretti da Mariagrazia Palusci in Cattedrale. L’indomani, invece, alle 21 in piazza Garibaldi ci sarà il concerto dei “Masters”, intervallato dall’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria di beneficenza (il costo dei biglietti è di 2 euro) in favore dei poveri della parrocchia. Dieci ricchi premi, tra cui il primo consistente in un buono spesa da 1.000 euro presso un supermercato di Pescara centro, corrisponderanno ai primi dieci biglietti estratti: «Chiediamo a tutti di partecipare – invita il parroco di San Cetteo – per sostenere la nostra opera di sostegno ai bisognosi, a cui offriamo la colazione, medicinali e altri servizi di prima necessità».