Ultime notizie

“Ragazzi, alimentate la vita con la speranza che ha il volto di Cristo”

"Ovviamente - racconta don Domenico Di Pietropaolo - il clima non è stato come quello di sempre, perché si sentiva nell'aria la tristezza per la morte del Papa, ma ci ha consolato la bella omelia del cardinale Parolin il quale, ogni volta che citava Papa Francesco, innescava un applauso molto grande, perché abbiamo ancora nel cuore questo Papa, che è stato un esempio per tutti quanti noi"

Lo ha affermato ieri il cardinale Parolin, nell’omelia della messa in suffragio di Papa Francesco, dedicata anche agli adolescenti che vivevano il loro Giubileo

Il cardinale Parolin si rivolge ai giovani, pronunciando l'omelia

Seppur nel dolore per la morte di Papa Francesco, la messa in suffragio del Pontefice di ieri mattina – nel secondo giorno dei Novendiali – è stata anche quella che ha concluso il Giubileo degli adolescenti al termine di una tre giorni ricca di attività nella Capitale.

Gli adolescenti presenti in piazza San Pietro

Nell’omelia, il cardinale Pietro Parolin non ha mancato di rivolgere alcuni pensieri alle migliaia di ragazzi presenti in piazza San Pietro: «La gioia pasquale, che ci sostiene nell’ora della prova e della tristezza – afferma il porporato -, oggi è qualcosa che si può quasi toccare in questa piazza; la si vede impressa soprattutto nei vostri volti, cari ragazzi e adolescenti che siete venuti da tutto il mondo a celebrare il Giubileo. Venite da tante parti. Da tutte le Diocesi d’Italia, dall’Europa, dagli Stati Uniti all’America Latina, dall’Africa all’Asia, dagli Emirati Arabi… Con voi è realmente presente il mondo intero! A voi rivolgo un saluto speciale, col desiderio di farvi sentire l’abbraccio della Chiesa e l’affetto di Papa Francesco, che avrebbe desiderato incontrarvi, guardarvi negli occhi, passare in mezzo a voi per salutarvi».

Ma oltre al saluto, il cardinale Parolin ha affidato anche una missione agli adolescenti: «Di fronte alle tante sfide che siete chiamati ad affrontarericordo, ad esempio, quella della tecnologia e dell’intelligenza artificiale che caratterizza in modo particolare la nostra epocanon dimenticate mai – esorta Parolin – di alimentare la vostra vita con la vera speranza che ha il volto di Gesù Cristo. Nulla sarà troppo grande o troppo impegnativo con lui! Con lui non sarete mai soli né abbandonati a voi stessi, nemmeno nei momenti più brutti! Egli viene ad incontrarvi là dove siete, per darvi il coraggio di vivere, di condividere le vostre esperienze, i vostri pensieri, i vostri doni, i vostri sogni, di vedere nel volto di chi è vicino o lontano un fratello e una sorella da amare, ai quali avete tanto da dare e tanto da ricevere, per aiutarvi ad essere generosi, fedeli e responsabili nella vita che vi attende, per farvi comprendere ciò che più vale nella vita: l’amore che tutto comprende e tutto spera».

GLI ADOLESCENTI PESCARESI AL GIUBILEO: “COL PENSIERO RIVOLTO A PAPA FRANCESCO”

Don Domenico Di Pietropaolo, con un gruppo di adolescenti

E tra le migliaia di adolescenti presenti, non è mancata anche la delegazione pescarese, presente con 55 ragazzi guidati dal direttore della Pastorale giovanile, universitaria, scolastica e vocazionale dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne don Domenico Di Pietropaolo: «Nonostante la fatica per arrivare in piazza San Pietro – racconta il presbitero -, è andata molto bene. I ragazzi che abbiamo portato sono stati molto contenti, anche nel vedere tanti giovani – non solo italiani – provenienti da tante parti del mondo. Ovviamente il clima non è stato come quello di sempre, perché si sentiva nell’aria la tristezza per la morte del Papa, ma ci ha consolato la bella omelia del cardinale Parolin il quale, ogni volta che citava Papa Francesco, innescava un applauso molto grande, perché abbiamo ancora nel cuore questo Papa, che è stato un esempio per tutti quanti noi».

Ma il Giubileo degli adolescenti pescaresi, non si è fermato in piazza San Pietro: «Non essendoci eventi nel pomeriggio – aggiunge don Domenico -, abbiamo portato i ragazzi nella basilica di San Giovanni Laterano dove abbiamo attraversato la porta santa. Farlo in San Pietro sarebbe stato troppo stressante, vista la lunga attesa necessaria per entrare, ma anche a San Giovanni in Laterano abbiamo trascorso momenti molto belli».

Ma nella Chiesa di Pescara-Penne, ci sono state anche alcune parrocchie che si sono organizzate autonomamente per partecipare all’evento giubilare: «Possiamo annoverare la parrocchia di Cepagatti, accompagnata da don Lucio Giacintucci, e anche alcuni gruppi scout».

Ora, però, gli occhi sono puntati sul Giubileo dei giovani, che si terrà dal 28 luglio al 3 agosto prossimi, al quale ovviamente la Chiesa di Pescara-Penne non farà mancare un’ampia delegazione di giovani: «In quell’occasione – auspica il direttore della Pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne –, speriamo di poter assistere anche alla canonizzazione del Beato Carlo Acutis», la quale sarebbe dovuta avvenire ieri, ma è stata rinviata a data da destinarsi in seguito alla morte di Papa Francesco.

I 55 adolescenti pescaresi presenti al loro Giubileo
About Davide De Amicis (4656 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
Contact: Website

Rispondi