"Abbiamo la sensazione - afferma l’arcivescovo Hindo - di essere stati abbandonati nelle mani dei miliziani dell’Is. Lunedì i bombardieri americani hanno sorvolato più volte l’area, ma non sono intervenuti. Abbiamo cento famiglie assire che hanno trovato rifugio ad Hassakè, ma non hanno ricevuto nessun aiuto dalla Mezzaluna Rossa e dagli organismi governativi siriani di assistenza, forse perché sono cristiani"
"Dio si è fatto finalmente uno di noi - sottolinea l'arcivescovo Valentinetti -. Sentiamolo presente nella nostra storia, troveremo sicuramente consolazione e gioia nel sentirlo sempre al centro del nostro cuore e della nostra anima, perché Lui di questo cuore e di questa anima ha preso possesso"
"Non possiamo ignorare le tragiche implicazioni umanitarie di questa guerra - afferma il segretario generale di Caritas Internationalis, Aloysius John. -. È dovere della comunità internazionale proteggere il popolo ucraino e garantire che abbiano accesso all’assistenza umanitaria"
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