Secondo Amnesty nel 2017 vi sono state 993 esecuzioni in 23 Stati (1032 nel 2016, il 4% in meno), il 39% in meno rispetto alle 1.634 del 2015, il picco più alto: "I progressi dell’Africa subsahariana - commenta Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International - rafforzano la posizione della regione come faro di speranza e fanno auspicare che l’abolizione di questa estrema sanzione, crudele, inumana e degradante, sia in vista"
"Accogliendo - commenta monsignor Giancarlo Perego - le forti pressioni e preoccupazioni del mondo della società civile, di fatto si è arrivati a un “Mare nostrum europeo”, considerando che e si è dovuto arrivare a quasi 2 mila morti nei primi 4 mesi del 2015, per tornare a mettere al centro delle azioni del Mediterraneo non il controllo delle frontiere, ma il salvataggio delle persone"
"Per rendersi conto - si chiede don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter - che è un crimine contro l’umanità, quanti bambini devono essere coinvolti nel turpe fenomeno di abuso, violenza, maltrattamento per renderci conto del dramma inascoltato dei bambini perpetrato da adulti, singoli, e organizzazioni criminali per il mercato?"