"L’educazione – ricorda il Papa - ci impegna a non usare mai il nome di Dio per giustificare la violenza e l’odio verso altre tradizioni religiose, a condannare ogni forma di fanatismo e di fondamentalismo e a difendere il diritto di ciascuno a scegliere e agire secondo la propria coscienza. Se nel passato, anche in nome della religione, si sono discriminate le minoranze etniche, culturali, politiche e di altro tipo, oggi noi vogliamo essere difensori dell’identità e dignità di ogni persona e insegnare alle nuove generazioni ad accogliere tutti senza discriminazioni. L’educazione ci impegna ad accogliere l’altro così come è, senza giudicare e condannare nessuno"
"Caritas - sottolinea il direttore Corrado De Dominicis - ha nel suo mandato di facilitare la costruzione della rete territoriale di ascolto e presa in carico delle persone più fragili e la scelta di co-progettare con il Comune questa iniziativa, va proprio in questo senso. Comunicare bene e co-costruire questa rete insieme alle realtà del territorio, vuole essere una possibilità in più per facilitare l’accesso ai servizi da parte del cittadino"