Contro il degrado della Biblioteca “D’Annunzio”
“La vostra inefficienza, il nostro impegno” è lo slogan scelto dalla SO.HA – GiovaniCittadiniAttivi e dall’Unione degli studenti di Pescara per la manifestazione contro il grave degrado in cui versa la Biblioteca Provinciale “G.D’Annunzio” che si terrà venerdì 4 febbraio, con inizio alle ore 16:00, proprio nei pressi del Palazzo della Provincia.
Già nel luglio scorso, la SO.HA presentò alla giunta, guidata dal presidente Testa, una petizione di 400 firme per chiedere più sale studio e l’apertura serale, per almeno due giorni a settimana, della biblioteca. Sembra che da allora la situazione non sia migliorata, si può parlare addirittura di un peggioramento dato il licenziamento dei precari che lavoravano li e la diminuzione delle risorse destinate ad essa.
In particolare la Biblioteca Provinciale “G. D’Annunzio” ha subito una serie progressiva di tagli che da 126000 euro del 2009 ad oggi nel 2011 i fondi ammonteranno a soli 22000 euro: «La cosa assume particolare gravità – dichiarano i rappresentati della SO.HA – perchè stiamo parlando del secondo ufficio per numero di utenze a Pescara (circa 90000 utenti annui), subito dopo il pronto soccorso dell’ospedale civile. Inoltre è stata dichiarata, da parte di enti preposti al controllo della stabilità degli edifici, l’inagibilità dei magazzini del deposito libri che costringerà la chiusura dello stesso in breve tempo, impedendo il servizio di prestito e consultazione dei volumi». Continuano gli associati: «La situazione a livello regionale non è migliore. Tra i comuni capoluogo, Teramo è l’unico che può vantare una struttura adeguata; a Chieti la sede della biblioteca è crollata ed è stata trasferita in un centro commerciale, mentre a L’Aquila è stata distrutta dal terremoto. Chiediamo agli enti territoriali ,in particolare il Comune e la Provincia, di affrontare la questione nelle sedi competenti, anche attraverso la collaborazione finanziaria con enti privati disposti ad investire nella realizzazione di un nuovo edificio per la biblioteca: con ampie sale studio, internet point, spazi per la discussione, che possa rappresentare una risorsa culturale e sociale per la nostra città, un luogo di cultura ma anche di socializzazione».
E a questo proposito le idee non mancano: si è proposto di adibire delle sale studio presso il complesso dell’Ex-Aurum, oppure di sviluppare progetti già esistenti come il discorso del Circolo Aternino o, addirittura, utilizzare gli svariati edifici sfitti di proprietà del Comune, tutto questo per venire incontro alla cronica mancanza che il capoluogo pescarese registra, sul fronte dei luoghi dove studiare e socializzare.
Un tentativo è stato avviato dalla stessa associazione che ha infatti avviato il progetto sperimentale MicroSala Studio, mettendo a disposizione 10 posti presso la sua sede di Viale Kennedy, 101 nelle giornate di martedì e giovedì, dalle ore 21:30 alle 24:00.
Appare del tutto evidente che questa non è una soluzione al problema ma quantomeno la scelta di provare a tamponare una situazione che si presenta, a tutti gli effetti, di emergenza.