In coppia per il dono di sè

È stata una giornata interamente dedicata alla coppia, quella organizzata ieri dall’ufficio di Pastorale Familiare dell’arcidiocesi di Pescara, grazie alla quindicesima edizione della Festa dei fidanzati intitolata “La capacità del dono di sé” che, presso l’Oasi dello Spirito di Montesilvano Colle, ha radunato circa 300 persone, 150 coppie di fidanzati alcuni frequentanti l’itinerario formativo loro dedicato, denominato “Lui & Lei”, altri iscritti ai tradizionali corsi pre-matrimoniali, giunti da tutte le parrocchie del territorio diocesano.
Parliamo di giovani in età compresa fra i 25 ed i 30 anni, felici di condividere una relazione profonda con il proprio partner
e, per questo, ancor di più motivati nel formarsi ad un atteggiamento di condivisione: «Il nostro – ha spiegato don Cristiano Marcucci, direttore della Pastorale Familiare diocesana – è ormai un appuntamento consolidato, che ha fatto registrare una calda risposta da parte dei fidanzati, a cui vogliamo sottolineare l’importanza del donare la propria vita in maniera matura, senza svendersi, senza irrigidirsi e senza chiusure egoistiche».
Insomma il rapporto di coppia, almeno fra i giovani pescaresi, resta ancora un aspetto fondante della vita quotidiana nonostante il relativismo, di cui è avvolta la nostra società, allontani la relazione per favorire l’individualismo: «Oggi – ha osservato don Cristiano – la cultura dell’io predomina e questo è un rischio, perché c’è chi si sposa pensando che l’altro ti faccia felice. È un inganno, il noi viene sempre prima dell’io e la capacità di donare all’altro la propria vita è la chiave della felicità della coppia stessa».
La giornata, si è aperta con la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti: «Il cammino familiare – ha affermato il presule nell’omelia, rivolto ai fidanzati – che intraprendete, riserverà tante sorprese. Non abbiate paura, abbiate il coraggio di affrontare questo cammino chiedendo a voi stessi le motivazioni per cui, alla luce della fede, celebrerete il matrimonio cristiano».
Interrogativi, questi ultimi, su cui i fidanzati si sono fermati a riflettere, poco dopo, aiutati
dall’esperienza di Simonetta Longo, consulente familiare e psicologa: «La vita di coppia – ha evidenziato l’esperta – ha tante fasi. A quella simbiotica iniziale si sostituisce una separazione psichica, che può tornare ad essere unione quando c’è integrazione tra differenza e somiglianza. Le coppie devono passare dal piacere esclusivo, a vivere l’amore come interesse verso l’altro, come dono». E i fidanzati annuiscono:«Al di là delle difficoltà – raccontano Alberto e Sara, due giovani prossimi al matrimonio – dobbiamo capire che l’amore è scegliere l’altro, sempre e comunque, e non una passione ridotta ai sensi».