Aiuti alimentari: nuovo servizio gestito da Caritas e Banco alimentare a Pescara
"Il mio auspicio, proprio per sostenere la volontà del sindaco di non lasciare indietro nessuno - afferma Corrado De Dominicis, direttore della Caritas e della Fondazione Caritas diocesana -, è che questo luogo possa diventare un emporio rivolto ad un numero sempre maggiore di famiglie, che potranno venire con una tessera e scegliere i prodotti di cui hanno più bisogno"
Sarà gestito dalla Caritas diocesana di Pescara-Penne, insieme al Banco alimentare dell’Abruzzo Odv, il servizio “Aiuti alimentari” inaugurato stamani dall’amministrazione comunale di Pescara – presso la sede di via Forca di Penne 25 – che l’ha attivato con l’obiettivo di strutturare in modo continuativo gli interventi di solidarietà alimentare già messi in atto nel corso dell’anno per fronteggiare la crisi economica e sociale acuita dall’epidemia Covid-19. I Servizi sociali comunali hanno infatti recepito l’aumento esponenziale di persone a rischio di vulnerabilità socio economica (le richieste di informazioni e aiuti giunte al Pronto intervento sociale nell’anno 2020 sono state, infatti, oltre mila) e si sono attivati prontamente integrando con ulteriori servizi il surplus di richieste della cittadinanza. Gli aiuti alimentari non saranno quindi una tantum, come è accaduto con i ‘buoni spesa alimentari’, bensì saranno continuativi, ovvero mensili.
Ciò sarà possibile grazie al fatto che il Comune si è registrato al programma Fead (Fondo europeo aiuti agli indigenti) e ha ottenuto gratuitamente derrate alimentari per 400 famiglie, in condizione di rilevante disagio economico, già carico ai Servizi Sociali, identificate quali beneficiarie del progetto, che durerà 12 mesi: «Il modo di approcciarsi alle difficoltà è cambiato nel corso della pandemia – spiega Carlo Masci, sindaco di Pescara -. Il Comune ha dovuto affrontare una sfida contro il tempo ed essere sempre pronto a rispondere alla crisi in modo veloce e puntuale. L’inaugurazione del servizio “Aiuti alimentari” vuole essere una sfida lanciata dall’amministrazione per iniziare un percorso con 400 famiglie, ma anche per coinvolgere sempre più persone in difficoltà. Una cosa è chiara, vogliamo far sì che nessuno venga lasciato indietro. Il circolo virtuoso che vogliamo innescare è la collaborazione tra chi è già assistito e chi deve essere aiutato, proprio affinché nessuno sia escluso».
Grazie all’insediamento di una sede operativa, il Servizio Aiuti Alimentari non solo garantirà continuità nel tempo, e capillarità rispetto al tema degli aiuti alimentari, ma fungerà anche da elemento propulsore di ulteriori iniziative di solidarietà, in quanto sarà punto di ascolto e di accoglienza. Il Servizio si concretizza essenzialmente in tre attività. La prima sarà la ricezione e lo stoccaggio mensile delle derrate alimentari, che avverrà nella sede del Banco alimentare dell’Abruzzo in via Celestino V a Pescara, le quali verranno destinate alle 400 famiglie individuate dai Servizi sociali comunali: «La solidarietà non è andata in quarantena – sottolinea Antonio Dionisio, presidente del Banco Alimentare dell’Abruzzo Odv -. Il valore aggiunto che ha permesso una risposta tempestiva è la valorizzazione del territorio, ovvero un welfare sempre più orientato alla sussidiarietà. Infatti ognuno per la sua competenza specifica ha dato il proprio contributo. La risposta alla crisi socio economica causata dal Covid -19 è la collaborazione costante tra tutti gli stakeholder del territorio. Perché nessuno si salva da solo, ma insieme si salvano molte più persone».
La seconda sarà la distribuzione mensile dei generi alimentari ai beneficiari che avverrà, ad opera della Fondazione Caritas dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne, presso la sede inaugurata oggi di via Forca di Penne: «Grazie al lavoro di sussidiarietà tra pubblico e privato – commenta Corrado De Dominicis, direttore della Caritas e della Fondazione Caritas diocesana -, si è intervenuti in modo straordinario in una fase certamente straordinaria. Questa partnership con i Servizi Sociali ci permette di arrivare più in fretta lì dove c’è il disagio. Il mio ringraziamento va agli operatori e volontari che hanno reso questo luogo gradevole e confortevole, in grado di accogliere le famiglie nel modo più dignitoso possibile, perché prima di tutto ci deve essere attenzione per le persone. Abbiamo raccolto la sfida del Sindaco e vogliamo dare continuità al processo di inclusione e sempre maggiori risposte alla cittadinanza. Su queste basi abbiamo presentato ulteriori progetti che coinvolgono i percettori di Reddito di cittadinanza, che ci aiuteranno presso la Cittadella dell’Accoglienza. Il mio auspicio, proprio per sostenere la volontà del sindaco di non lasciare indietro nessuno, è che questo luogo possa diventare un emporio rivolto ad un numero sempre maggiore di famiglie, che potranno venire con una tessera e scegliere i prodotti di cui hanno più bisogno».
La terza attività sarà il monitoraggio e l’implementazione del Sistema informatico connesso al Programma Sifead, con la Fondazione Caritas che si occuperà dell’inserimento dei dati richiesti secondo le predette Istruzioni operative di Agea. I 400 nuclei familiari, inoltre, beneficeranno di ulteriori beni di prima necessità messi a disposizione dal Banco Alimentare dell’Abruzzo. Poiché gli alimenti che provengono dal programma Fead non necessitano di un contributo economico, è stato possibile attivare il Servizio con un importo minimo finanziato dal Comune di Pescara di 20 mila euro (oltre al co-finanziamento di 2.700 euro della Fondazione Caritas onlus). La somma è destinata a coprire tutti i costi legati alla ricezione, allo stoccaggio e alla distribuzione dei colli alimentari destinati ai nuclei pescaresi beneficiari: «Siamo stati concreti – osserva Adelchi Sulpizio, assessore comunale alle Politiche sociali – nell’intercettare le opportunità offerte dal fondo Fead, recependo le difficoltà dei nostri concittadini legate a questo momento storico. Per questo i servizi sociali si sono adoperati molto, nonostante la copiosa mole di problemi creati dalla pandemia, per non rendere sporadiche le iniziative di sostegno alle famiglie più colpite dalla crisi socio economica. Il supporto deve essere continuo nel tempo, affinché le famiglie in condizioni di vulnerabilità riacquisiscano dignità e autonomia. La nuova sede del servizio “Aiuti alimentari” non è solo un tassello necessario a proseguire un percorso di solidarietà alimentare iniziato con i Buoni Spesa, bensì è un importante impulso di inclusione sociale destinato alle famiglie in questo momento di difficoltà».