Uniti nella diversità
È giunta alla sedicesima edizione la Festa dei fidanzati, ideata e organizzata dall’ufficio Famiglia dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, che ieri ha portato all’Oasi dello Spirito di Montesilvano Colle circa 250 coppie giunte di buon mattino, nonostante il ritorno all’ora legale, da ogni parte della diocesi per vivere un incontro dal tema che era davvero tutto un programma “Siamo diversi, quindi andremo d’accordo”: «Abbiamo scelto questo tema – ha spiegato don Cristiano Marcucci, direttore della Pastorale familiare diocesana – perché il lavoro più bello e profondo da compiere, affinché una coppia funzioni, è proprio quello di accogliere le diversità che appartengono al singolo per poi accogliere quelle dell’altro, amandolo per quello che è realmente».
Un tema affascinante e complesso, eppure sviscerato con semplicità da un consulente familiare di fama come il professor Gigi Avanti, autentico mattatore della giornata il quale, servendosi di ironia ed esempi reali, ha aiutato le 250 coppie presenti a vincere la paura insita nella conoscenza del partner: «Il conflitto di coppia – ha spiegato il consulente familiare – deriva dalla non accettazione viscerale dell’altro, trovato diverso rispetto alle deluse aspettative iniziali. Bisogna accettare i comportamenti diversi dai nostri, senza arrabbiarsi per ogni sciocchezza come lasciare la casa in disordine e, allo stesso tempo, stare attenti alle richieste che il partner fa al momento».
Insomma, il segreto per una serena e amorevole convivenza sembra essere quello di chiudere un occhio ogni tanto:«C’è un proverbio – ha aggiunto con ironia Gigi Avanti – secondo il quale se prima di sposarsi bisogna tenere entrambi gli occhi bene aperti, dopo bisogna chiuderne uno, specie su quelle diversità che danno ai nervi. Del resto Dio oltre agli occhi ci ha dato anche le palpebre».
E i fidanzati, da parte loro, hanno carpito ogni parola dell’esperto, a conferma di quanto sia cruciale il tema della tolleranza all’interno della coppia: «Noi – hanno raccontato Marina e Alessandro, fidanzati da 5 anni – cerchiamo di andare avanti giorno per giorno, facendo i conti sia con le cose belle, ma anche con le tante fatiche. Bisogna sapersi mettere in discussione e non dire che è solo l’altro a sbagliare, ma anche impegnarsi in prima persona ad ammettere i propri errori e cambiare». Sono questi i fidanzati di oggi, innamorati e insicuri, confidanti nella Chiesa quale guida sicura e accogliente.