Degrado a Porta Nuova, risponde l’assessore
Ha fatto discutere e molto, ieri, l’intervento domenicale dell’abate di San Cetteo, don Giuseppe Natoli, che dall’altare ha comunicato ai fedeli, durante le celebrazioni, l’anticipo di mezz’ora dell’orario d’inizio di tutte le messe serali, portandolo dalle 18:30 alle 18, perché con l’incorrere del buio i fedeli più anziani rischiano di cadere inciampando sui marciapiedi lesionati e mai riparati, dall’amministrazione comunale, a Porta Nuova.
E all’indomani dall’annuncio, don Natoli conferma l’importanza di interventi strutturali:«I reclami degli anziani – ribadisce l’abate della Cattedrale di San Cetteo – riguardo alla paura di cadere di notte, a causa dei marciapiedi dissestati, percorrendo le traverse interne di Porta Nuova, sono di routine». Del resto, basta fare un giro in strade come via Monti o percorrere via delle Caserme, per rendersi conto di come gli anziani debbano camminare dribblando buche e lastre sporgenti.
E proprio questi ultimi, i veri protagonisti della querelle, ritrovandosi a passare il tempo, come ogni
giorno, seduti sul muretto di recinzione della Cattedrale, confermano la preoccupazione per i danni agli arredi urbani, ma soprattutto esprimono la paura dell’essere stati dimenticati dall’amministrazione comunale:«Noi da due anni – accusa Matteo Caroprese, 69 anni, siamo stati sfrattati dal nostro luogo di ritrovo, il Circolo “Aternino” di piazza Garibaldi, aperto dalla passata giunta D’Alfonso e chiuso con l’avvento di Luigi Albore Mascia».
Da allora gli anziani, incuranti del solleone di Agosto o del freddo glaciale di Gennaio, sono costretti a vedersi per strada, appoggiandosi sui gradini della Cattedrale, nonostante sulla maggior parte di loro gravino seri problemi di deambulazione:«La verità – ribatte Aldo Camerlengo, 84 anni è che Mascia si è “dimenticato” di Porta Nuova, da quando venne duramente contestato, in piazza Garibaldi, lo scorso 25 Aprile per non aver accennato alla resistenza, nel suo discorso sulla festa della Liberazione».
Ma al di là delle mere polemiche, le problematiche strutturali restano e da Palazzo di Città fanno sapere che le prenderanno in considerazione:«Non penso – risponde Isabella Del Trecco, assessore comunale ai Lavori Pubblici – che anticipare le messe di mezz’ora, possa servire a qualcosa. Per quanto riguarda le lesioni ai marciapiedi e le carenze legate all’illuminazione, siamo disposti a confrontarci con l’abate Natoli, intervenendo laddove sarà opportuno».
Mentre, sulla sporcizia dell’area antistante la Cattedrale, la Del Trecco rimanda le critiche al mittente:«La zona – sottolinea l’assessore – viene pulita costantemente. È la gente che continua a sporcarla». Resta infine la polemica sulla chiusura del Circolo “Aternino”:«Non ho seguito io – conclude l’assessore Del Trecco – la vicenda, ma ci impegniamo ad risolverla».