Pensionati “occupati” negli Orti d’Oro
Per il sesto anno consecutivo, 41 pensionati pescaresi avranno la fortuna di coltivare gli “Orti d’oro” dell’associazione “Domenico Allegrino” onlus, assegnati ieri nell’ambito di un’allegra cerimonia svoltasi proprio sul terreno privato da 5000 metri quadri, in via Fosso Cavone a Pescara, che ospita gli ambiti appezzamenti da 75 metri quadri l’uno. Così, uno ad uno, i 41 pensionati hanno ricevuto le sementi, chi di insalata, chi di cicoria o di verze, il simbolo che li ha investiti ufficialmente quali ortolani: «Si tratta – ha spiegato Antonella Allegrino, presidente dell’associazione “Allegrino” – di un’attività avente una forte valenza sociale, con i pensionati che hanno la possibilità di spendere il loro tempo in maniera costruttiva, positiva, stando all’aria aperta e socializzando tra di loro».
E, cosa non da poco, l’iniziativa ha anche una significativa valenza economica: «Gli ortolani stessi – precisa la Allegrino – ci confermano di risparmiare mensilmente somme che si aggirano anche sui 100-150 euro mensili, proprio perché coltivando loro stessi gli ortaggi, non li comprano al supermercato». Fra l’altro sono tante le novità per la nuova annata di raccolto, a partire dai 5 nuovi ortolani che sono entrati a far parte della grande famiglia degli “Orti d’oro”, Guido Lops, Carlo Baldassarre, Giuseppe Ruzzi, Luigi Spiritoso e Antonio Costanzo.
Inoltre, da quest’anno, è stato istituito il premio “Orto giardino” che verrà assegnato all’orto meglio
curato, e poi ancora tanta solidarietà: «Faremo – ha annunciato il presidente dell’associazione “Allegrino” – un raccolta eccezionale, attraverso la quale gli ortolani potranno raccogliere ortaggi da donare a quattro famiglie pescaresi bisognose. È la solidarietà che genera altra solidarietà».
Ma al di là di tutto, a sei anni dall’insediamento degli orti, il progetto può dirsi ben riuscito e replicabile in altri quartieri di Pescara, sebbene l’amministrazione comunale da tempo non raccolga l’invito: «Abbiamo sollecitato più volte – sottolinea Antonella Allegrino – gli amministratori pescaresi su questo punto perché diversi spazi pubblici, pianeggianti ed incolti, potrebbero avere questo tipo di finalità». Comunque l’opera di sensibilizzazione proseguirà, anche grazie al contributo del professor Alberto Ulisse, docente di Urbanistica presso l’università “D’Annunzio”, specializzato nella realizzazione di orti urbani, l’ultimo dei quali inaugurato in centro a Napoli.