Fontanelle: stasera la fiaccolata per la legalità

Una fiaccolata di protesta per strappare alla criminalità il quartiere Fontanelle. Per questo, oggi pomeriggio alle 18:30, tutte le 514 famiglie di residenti onesti si ritroveranno davanti l’ormai noto numero civico 39, sede dell’associazione “Insieme per Fontanelle”, per poi marciare uniti e ribellarsi alle vessazioni subite da quelle 20 famiglie che delinquono abitualmente trasformando, in vent’anni, un tranquillo rione popolare in una centrale dello spaccio di droga.
Per questo, la fiaccolata sarà composta da cinque tappe, fra cui quella che arriverà sotto il portone di Nello Raspa, esprimendo solidarietà all’ex presidente di “Insieme per Fontanelle più volte vittima di attentati ed intimidazioni, e quella che si fermerà al civico numero 25, sotto casa di quel Massimiliano Cerasoli considerato il “boss” del quartiere, e ancora laddove il sindaco Luigi Albore Mascia venne aggredito da un branco di pittbull, nel corso di una sua precedente visita: «Questi criminali – ha spiegato Domenico Pettinari, presidente provinciale dell’associazione “Codici” – hanno sempre colpito a volto coperto. Noi, che invece siamo gente onesta, li affronteremo mettendoci la faccia, percorrendo una sorta di via crucis fatta di cinque stazioni, consapevoli dei rischi, per dire che non abbiamo paura».
Per ognuna delle tappe, un ospite interverrà esprimendo le proprie considerazioni: tra loro don Massimiliano De Luca, parroco di Fontanelle, e l’avvocato Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’associazione “Codici”. Il percorso della marcia, inoltre, verrà scandito dalla lettura degli articoli tratti dal codice penale, civile e da quello antimafia, che i cittadini proclameranno ad alta voce per farsi sentire da chi, per troppo tempo, ha rubato loro una vita sociale ed una casa: «Il fatto di vivere in un alloggio popolare – ha riflettuto don Massimiliano De Luca – non vuol dire essere spazzatura. Per vent’anni si è creato uno strano equilibrio dove tutti sapevano, ma ogni cosa veniva tollerata».
La fiaccolata di protesta, servirà poi ancora una volta ai cittadini per rilanciare ulteriori richieste di aiuto alle autorità: «Chiederemo – ha precisato Pettinari – il posizionamento della polizia ai quattro accessi del quartiere per controllare gli ingressi, indagini induttive sul patrimonio di chi possiede alloggi popolari, per verificarne il tenore di vita, lo sfratto degli abusivi e la custodia in carcere per i malviventi che, altrimenti agli arresti domiciliari, delinquerebbero da casa».
Nel pomeriggio di ieri, infine, il Consiglio comunale ha dedicato un seduta straordinaria al “caso Fontanelle” con don Max che ha illustrato, in un discorso all’assise civica, tutte le problematiche e le carenze inerenti al quartiere. Successivamente Massimiliano Pignoli, capogruppo di Futuro e Libertà, ha presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità dai 26 consiglieri presenti, nel quale ci si impegna a
richiedere un posto fisso di polizia che presidi il rione 24 ore su 24, la riapertura dei distaccamenti di Polizia Municipale nelle aree limitrofe, il miglioramento del piano delle opere pubbliche per riqualificare la zona, oltre all’apertura di una farmacia.
Anche il sindaco, Luigi Albore Mascia, è intervenuto garantendo, entro l’estate, la chiusura dei porticati delle case popolari e la sostituzione degli attuali portoni, con altri blindati muniti di vetri antisfondamento. Fra l’altro, nel corso della seduta, è giunta anche la notizia dell’arresto di Massimiliano Cerasoli, il famoso “boss” di Fontanelle: «Siamo soddisfatti – ha commentato don Massimiliano De Luca – per questo consiglio in cui si è compreso che a Fontanelle c’è un problema, ma anche per quest’arresto e speriamo davvero che questo criminale rimanga in carcere».