La fine del SMS passa per un WWW
Nessuno lo avrebbe detto – forse – ma anche la fine del sms è arrivata puntuale con la facile disponibilità dell’accesso a internet sugli ormai famigerati smartphone.
E’ infatti sempre più facile ricevere informazioni, notizie e soprattutto comunicazioni personali attraverso le nuove App messe a disposizione per i terminali di nuova generazione. Il più famoso e universale è Whatsapp che ha già il suo bel da fare per arginare la concorrenza creata da Viber, Belunga e iMessage – messo in campo da Apple per i suoi dispositivi – senza considerare i già collaudati sistemi di instant messagging di Skype, Google e Facebook.
Il sistema è semplicissimo in quanto sfrutta la connessione internet degli smartphone per far viaggiare i dati in modo da evitare costi aggiuntivi a quello del collegamento al web. Novità rispetto al tradizionale sms sono la possibilità di usufruire di una chat di gruppo per coinvolgere più utenti in una stessa conversazione; l’invio di sms con allegati video, foto e audio; i messaggi immediati attraverso Instant Contacts e la possibilità di cambiare lo sfondo della chat con immagini personalizzabili.
Whatsapp, invenzione dell’ex collaboratore di Yahoo.com Jan Koum, sta rappresentando per il business degli sms quello che Skype ha rappresentato per la telefonia. In soli due anni l’azienda è passata da un milione a un miliardo di txt di traffico. Che sono 41,666,667 messaggi all’ora, 694,444 messaggi al minuto e 11,574 messaggi al secondo.
I messaggini sono lo strumento più usato, soprattutto tra i giovani, per comunicare e quindi rappresentano anche una fetta di ricavi molto alta per le compagnie telefoniche che vedendo scendere i loro profitti, stanno già correndo ai ripari: il costo degli sms sta diventando in tutto il mondo forfettario attraverso offerte di pacchetti di messaggi, mentre ora cresce il costo delle connessioni internet.
Un addio al sms si profila proprio in questo che è il ventennale del primo messaggio inviato da un computer ad un cellulare, era il 3 dicembre 1992.