La lezione dei campioni del mondo
Quattro campioni del mondo che hanno dedicato un’intera mattina ai ragazzi pescaresi, sensibilizzandoli alla pratica sportiva e ad uno stile di vita attivo. Tutto questo è stato “Banca Generali Un campione per amico”, l’evento a metà tra sport e istruzione che da 14 anni gira l’Italia e venerdì ha fatto tappa anche a Pescara, in piazza Salotto, accolto da una folla di 1.500 alunni, provenienti dalle scuole elementari e medie cittadine.
Quella di due giorni fa è stata dunque un’occasione unica per i ragazzi i quali, per una volta, hanno visto salire in cattedra dei campioni veri, non solo a livello agonistico, ma anche per valori e sentimenti: «Il nostro obiettivo – ha raccontato Ciccio Graziani – è quello di far socializzare i ragazzi, di farli divertire e di farli capire quanto sia importante lo sport». Infatti, la pratica dell’attività motoria, più che mai, consente ai bambini di crescere in salute, ma per far maturare questa cultura in ragazzi e genitori, sembra che ci sia ancora strada da fare: «Purtroppo – ha aggiunto Graziani – vediamo bambini troppo grassottelli, che stanno troppo davanti alla televisione, al computer o all’I-pad e mangiano male. Noi gli diamo qualche consiglio».
Insomma, “Un campione per amico” ha voluto coniugare sport e benessere fornendo una breve ma intensa lezione di vita, dalla quale apprendere insegnamenti i quali, se coltivati, faranno dei piccoli d’oggi uomini e donne migliori domani. Sarà forse per questo che i quattro campioni del mondo, da anni, girano l’Italia senza sosta incontrando i ragazzi: «Sono 14 anni – ha sottolineato Adriano Panatta – che faccio quest’esperienza con i miei compagni e ci divertiamo ancora. Lo facciamo per dare i bambini una giornata di gioia, farli giocare con noi e insieme lanciare il messaggio di uno sport allegro, senza stress e all’insegna della spensieratezza».
Così, per molti di quei 1.500 ragazzi, la giornata è stata indimenticabile e molti di loro dopo aver giocato con i loro beniamini, probabilmente, avranno trovato nel calcio, nel tennis, nella pallavolo o nella ginnastica ritmica una nuova ragione di vita. È questa la ricompensa più grande per i quattro campioni del mondo: «Per noi – ha riflettuto Andrea Lucchetta – tutto questo vuol dire sofferenza, tanta fatica ma una gran voglia di condividere perché diamo tanto ai bambini e i bambini danno tanto a noi. Ed è questa la cosa più importante, perché un campione del mondo sa mettersi a livello del bambino, guardarlo negli occhi e stampargli in faccia non una schiacciata, non un muro o una verticale, ma un bellissimo sorriso».
Entusiasta della giornata era anche l’amministrazione comunale di Pescara, presente per celebrare una grande giornata di sport e d’allegria: «L’aspetto positivo di questo bellissimo evento – ha precisato Nicola Ricotta, assessore allo Sport del Comune di Pescara, insieme all’assessore alla Pubblica Istruzione Roberto Renzetti – non è tanto la lezione di educazione motoria che i bambini hanno ricevuto nell’arco di una mezza giornata, ma è il ricordo che loro avranno per sempre e che li farà avvicinare a qualsiasi attività sportiva con una mentalità diversa, forti di questo ricordo».