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Un’economia fondata sull’impresa familiare

E’ l’impresa familiare, secondo l’Europarlamento, il valore aggiunto dell’economia europea da sostenere garantendo un’equa concorrenza

Othmar Karas, vice presidente Europarlamento

Sono le imprese familiari a costituire una parte sostanziale delle imprese europee esistenti, avendo un ruolo significativo all’interno dell’economia europea. Su questo tema ieri ha dibattuto il Parlamento europeo a Bruxelles, considerato che negli ultimi anni i responsabili politici del Vecchio continente hanno iniziato a comprendere quanto le imprese familiari sono la colonna vertebrale dell’economia e che le decisioni politiche devono tenere in considerazione i probabili effetti sul settore delle imprese di famiglia: «Queste ultime – ha spiegato Othmar Karas, vice presidente del Parlamento Ue – sono importanti non solo perché danno un contributo fondamentale all’economia europea, ma anche per la stabilità e l’impegno concreto che mostrano nei riguardi delle comunità locali e delle responsabilità che avvertono nei confronti dei valori e della tradizione. Questi sono fattori preziosi sullo sfondo dell’attuale crisi finanziaria».

Philip Aminoff, presidente European Family Business

Le imprese familiari, del resto, rappresentano oltre il 60% di tutte le imprese europee e circa il 40% dell’occupazione, che comprende una vasta gamma di imprese di diverse dimensioni e inserite in diversi settori: «La maggior parte delle piccole e medie imprese – ha precisato Philip Aminoff, presidente dell’European Family Business – soprattutto le micro e piccole imprese, sono aziende familiari e la grande maggioranza delle imprese familiari sono Pmi». Il ruolo chiave delle imprese familiari, a detta dell’Europarlamento, viene però messo in discussione dalla mancanza di condizioni eque di concorrenza e dal mancato riconoscimento del loro contributo alla cultura imprenditoriale e alla coesione sociale in Europa.

Ma da questo punto di vista, lo Small Business Act dell’Unione Europea ha già dato la giusta visibilità al ruolo della famiglia, sottolineando la necessità di sfruttare pienamente questo potenziale, mentre è fondamentale sensibilizzare fin da subito tutti gli Stati membri sulla questione fiscale: «Il sistema di tassazione di alcuni Stati membri – ha concluso Jean-Pierre De Leat, capo unità Dg Fiscalità e unione doganale della Commissione europea – può essere un deterrente per lo sviluppo delle imprese familiari e si invita pertanto questi Paesi a riesaminare attentamente il loro quadro giuridico e fiscale per migliorarne le condizioni».

About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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1 Comment on Un’economia fondata sull’impresa familiare

  1. Gianpietro // 3 Dicembre 2012 a 18:14 //

    L’impresa familiare è stata l’evoluzione naturale dell’artigiano che aveva il suo laboratorio sotto casa e che si è trovato a coinvolgere la famiglia nella sua attività. Da qui a dire che è la colonna portante del ns paese mi sembra eccedere nell’onorare tale realtà dal momento che e con il senno di poi, in questi ultimi anni sono venuti in auge tutti i mali di questa realtà economica.
    Sicuramente le imprese familiari hanno fatto fare business alle grandi imprese/industrie che le hanno sfruttate “scaricando” i loro costi industriali e le loro inefficienze, oltre ad utilizzarle per finanziarsi e ad aver fatto gli interessi…

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