L’arte contemporanea è… Fuori uso
Domani sera, dopo cinque anni di interruzione, tornerà “Fuori uso”, la manifestazione d’arte contemporanea internazionale che, ospitando opere di artisti emergenti insieme a quelle degli artisti più illustri, ha catapulto Pescara nell’olimpo mondiale dell’arte. Ma per l’edizione 2012 si è pensato a “Fuori uso in OperA”, dal nome dell’elegante ed avveniristico complesso residenziale e non solo, progettato dal grande architetto Mario Botta, che la “Caldora immobiliare costruzioni” sta realizzando in via Lo Feudo, nell’area prospicente al nuovo Palazzo di Giustizia: «Una delle caratteristiche principali – ha spiegato Giacinto Di Pietrantonio, curatore della mostra – di questo Fuori Uso è che, rispetto al passato, sarà ospitato per la prima volta in un edificio che in uso vi dovrà ancora entrare».
Così da domani sera al prossimo 7 Settembre, dalle 18 alle 23, i pescaresi e i tanti visitatori in arrivo dall’estero potranno ammirare le svariate opere appartenenti alla corrente futurista: «È questa – ha precisato Di Pietrantonio – una nostra grande arte d’avanguardia che onoreremo ospitando, tra le altre opere, anche il “Pianoforte” di Filippo Tommaso Marinetti, padre del Futurismo». Non mancherà poi anche un’opera di John Cage, il padre della musica aleatoria: «Anch’egli – ha aggiunto il curatore della mostra – ha rappresentato un pianoforte rovesciato. Infatti, anche la musica era uno strumento utilizzato dai futuristi per contrapporsi e ribaltare il concetto romantico che, nel periodo precedente, ha contraddistinto l’arte».
Espressioni artistiche queste inneggianti ad una modernità nella quale Pescara trova la sua identità: «Pescara – ha riflettuto Cesare Manzo, storico patron della rassegna – è una città contemporanea e il contemporaneo dà molto alla città. Lo si evince dall’attenzione che i pescaresi hanno sempre prestato all’evento».
in quest’atmosfera tanto misera culturalmente ci mancava solo il futurismo