Sant’Andrea: la festa della disperazione
Visti gli scarsi risultati ottenuti dall’inascoltata voce della classe politica abruzzese, i pescatori si affideranno alla potente e raffinata ugola di Katia Ricciarelli, nominandola loro ambasciatrice, pur di portare all’attenzione del Governo l’intricata questione del dragaggio del porto di Pescara.
Accadrà lunedì prossimo, durante l’ultima sera della festa di Sant’Andrea, poco prima che il soprano si esibisca davanti a decine di migliaia di pescaresi e turisti che ogni anno non mancano all’appuntamento con le celebrazioni del patrono dei pescatori i quali, com’è noto, a causa dell’insabbiamento del porto non svolgeranno la tradizionale processione in mare della statua di Sant’Andrea, formando il lungo e suggestivo corteo di oltre 60 imbarcazioni che annualmente richiamava l’attenzione di migliaia di visitatori italiani ed europei che domenica, altrimenti, avrebbero corso il rischio di vedere le stesse barche incagliarsi e rovesciarsi all’imboccatura del porto: «L’annullamento della processione in mare – ha spiegato Massimo Camplone, responsabile del corteo – si era già verificato a seguito delle avverse condizioni meteo, mai a causa dell’uomo. Così, dopo duecento anni di processioni, questa sarà la prima che non realizzeremo e grazie all’incapacità dei nostri politici, i nostri padri e i nostri nonni si rivolteranno nella tomba».
Ma ciononostante, la marineria pescarese ha puntato tutto sulla realizzazione di una festa dal programma ancor più roboante rispetto al passato: «Offriremo – ha assicurato Massimo Di Francesco, presidente del comitato organizzatore – tre giorni di grande festa, sabato 28, domenica 29 e lunedì 30 Luglio, che debutterà con il concerto della band “Enia canta Bertè” nella prima sera mentre sabato si esibiranno gli Homo Sapiens. Lunedì il gran finale, con il concerto della Big band 900 che accompagnerà i ragazzi del talent show “Io canto”, ai quali seguirà la performance Katia Ricciarelli e del tenore Francesco Zingariello». La chiusura sarà come sempre col botto, anzi con i fuochi artificiali che dopo la mezzanotte saranno il sigillo dell’edizione 2012.