Sette Dolori: il Santuario torna alle origini
Tornerà a chiamarsi Basilica-santuario Madonna dei Sette Dolori la chiesa mariana di Pescara Colli, la più amata e venerata dai pescaresi e non solo. Una notizia che per molti fedeli non apparirà tale, vista la tradizione che vede definire così il luogo di culto fin dalla sua fondazione, nel lontano 1667, nonostante da 26 anni la sua denominazione sia quella di Basilica-santuario della Beata Vergine Maria Addolarata: «Da quando – ha spiegato Padre Vincenzo Di Marcoberardino, parroco dei Sette Dolori – l’allora arcivescovo Iannucci, nel 1986 a seguito del Concordato tra Stato e Chiesa che elevava le parrocchie ad enti giuridici, decise di dare una denominazione omogenea a tutte le parrocchie dedicate alla Madonna. Una decisione che, all’epoca, ci lasciò perplessi e che oggi siamo riusciti a far cambiare».
Infatti, con decreto del 14 Maggio scorso, l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti ha ristabilito come unica denominazione quella originaria: «Per questo – ha aggiunto Padre Vincenzo – in occasione della sua visita pastorale, avvenuta dal 2 al 6 Maggio, ci siamo rivolti all’arcivescovo». Inoltre, la Madonna dei Sette Dolori è tornata a rivestire il ruolo di compatrona dell’arcidiocesi pescarese, con San Cetteo e San Massimo, dimenticato negli anni ma tale dal decreto di Papa Pio XII del 3 Dicembre 1952: «In questa circostanza – ha precisato il parroco – noi non abbiamo fatto altro che ricordare dell’esistenza del documento per far sì che la solennità venisse ripristinata».
Così a partire dal 15 Settembre prossimo, data nella quale il calendario liturgico celebra la ricorrenza mariana al di là della festività civile che a Pescara si ripete nel mese di Giugno, la Madonna dei Sette Dolori tornerà ad essere una festività solenne per tutte le parrocchie diocesane.