"La preghiera e la volontà di collaborare - ricorda Papa Francesco - impegnano a una pace vera, non illusoria. Non la quiete di chi schiva le difficoltà e si volta dall’altra parte, se i suoi interessi non sono toccati; non il cinismo di chi si lava le mani di problemi non suoi; non l’approccio virtuale di chi giudica tutto e tutti sulla tastiera di un computer, senza aprire gli occhi alle necessità dei fratelli e sporcarsi le mani per chi ha bisogno. La nostra strada è quella di immergerci nelle situazioni e dare il primo posto a chi soffre; di assumere i conflitti e sanarli dal di dentro; di percorrere con coerenza vie di bene, respingendo le scorciatoie del male; di intraprendere pazientemente, con l’aiuto di Dio e con la buona volontà, processi di pace"
"No - afferma Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri - alla pedagogia dell’odio, all’insegnamento dell’odio che in troppe parti continua. Bisogna prendere la parola contro ignavia e indifferenza, perché incrinano la nostra cultura. La giustizia impone il coraggio della verità. Non possiamo restare passivi di fronte a questa deriva"
Secondo l’Istat in Italia un minore su due è vittima di episodi di bullismo: l’età più a rischio è tra gli 11 e i 17 anni e ad essere più colpite sono le femmine (20,9%) contro il 18,8% dei maschi.
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