"Dobbiamo lasciarci cambiare il cuore dall’emergenza che abbiamo vissuto - invita il Papa -. Permettere cioè che, attraverso questo momento storico, Dio trasformi i nostri criteri abituali di interpretazione del mondo e della realtà. Non possiamo perseguire solo la protezione di noi stessi, ma è l’ora di impegnarci tutti per la guarigione della nostra società e del nostro pianeta, creando le basi per un mondo più giusto e pacifico, seriamente impegnato alla ricerca di un bene che sia davvero comune"
"Quando io parlo di “guerra”, - puntualizza il Santo Padre - parlo di guerra sul serio, non di “guerra di religione”: no. C’è guerra di interessi, c’è guerra per i soldi, c’è guerra per le risorse della natura, c’è guerra per il dominio dei popoli: questa è la guerra. Qualcuno può pensare: “Sta parlando di guerra di religione”: no. Tutte le religioni, vogliamo la pace. La guerra, la vogliono gli altri. Capito?"