"È sempre più evidente nelle parole e negli atteggiamenti di molti – denota Papa Francesco - la stretta relazione tra la scelta delle celebrazioni secondo i libri liturgici precedenti al Concilio Vaticano II e il rifiuto della Chiesa e delle sue istituzioni in nome di quella che essi giudicano la “vera Chiesa”"
"Noi vogliamo rimettere la nostra fede - rimarca l'arcivescovo Valentinetti -. Ma soprattutto non una fede disincarnata, non una fede fatta solo di pratiche di pietà, ma una fede che è capace di rinnegare l'empietà, i desideri mondani, di vivere con sobrietà, con giustizia, con pieta, nell'attesa che quel Bambino un giorno, non più bambino, non più piccolo, non più escluso, tornerà nella gloria nella manifestazione del nostro grande Dio e Salvatore, Gesù Cristo"
"Restiamo convinti - afferma Galantino - che una cosa sia la famiglia fondata su due persone di sesso diverso, come prevede l’articolo 29 della Costituzione, e tutt’altra siano le unioni tra persone dello stesso sesso. È troppo chiedere che tale diversità venga rispettata dal Legislatore come dal Governo?"