I giovani pescaresi cercano… spazio
Si chiama “Dateci spazio” il progetto, ideato dal Collettivo studentesco di Pescara e dall’associazione SO.HA Giovani cittadini attivi, che mira a coinvolgere l’amministrazione comunale nell’apertura di un centro di aggregazione giovanile: un luogo chiuso e riscaldato che i ragazzi possano frequentare senza dover necessariamente consumare qualcosa.
Un bisogno forte, quest’ultimo, espresso da 417 studenti aderenti al progetto la cui delegazione, ieri pomeriggio, ha fatto il punto della situazione: «Pescara – spiega Carlo Damiani, componente del Collettivo studentesco – è una delle poche città italiane a non disporre di questo spazio, dove un giovane possa esprimersi e confrontarsi prevenendo forme di disagio giovanile facendo anche risparmiare il Comune».
Eppure da Palazzo di città nessuno, al momento, sembra accogliere questa richiesta nonostante il progetto Dateci spazio circoli dallo scorso giugno essendo, peraltro, realizzabile grazie ad un bando comunale approvato, ma ancora bloccato: «Per ora – sottolinea Damiani – abbiamo raccolto il disinteresse degli amministratori, ma ci faremo sentire promuovendo una petizione on line, insistendo per partecipare al bando e proseguendo il dialogo con l’amministrazione».
I giovani hanno anche stilato un elenco di strutture, inutilizzate, idonee ad ospitare il centro: l’ex Tribunale, l’ex mercato coperto dei Colli, ma anche l’ex circolo di via Giardini, l’ex Circoscrizione Portanuova, la Città della musica e l’ex Ferrotel. Luoghi che ospiterebbero sale musicali, sale studio, incontri culturali e molto altro, ma per stabilirlo i ragazzi hanno chiesto la consulenza del professor Massimiliano Stocchi, docente di psicologia di comunità presso l’Università D’Annunzio: «Ho fornito – spiega il docente – spunti di riflessione tali da indirizzare il progetto su tematiche urgenti, quali il disagio giovanile e l’orientamento lavorativo».