Il teatro che unisce le differenze e crea legami

Unire centro e periferia, abilità e disabilità, razze, culture, idee differenti e soprattutto le quattro province abruzzesi, il tutto attraverso il teatro e la cultura. È questo l’ambizioso nonché audace obiettivo posto alla base del progetto “La cultura dei legami”, ideato dall’attore e regista teatrale Edoardo Oliva e dal Teatro Immediato, finanziato dalla Fondazione Aria di Pescara: «La nostra finalità – spiega Elena Petruzzi, presidente della fondazione – è quella di sostenere progetti culturali, che contrastino il degrado civile che oggi caratterizza la nostra società».
In concreto, il progetto La cultura dei legami coinvolgerà quattro associazioni culturali, una per provincia, le quali cureranno specifici interventi teatrali nei loro territori i quali, nel prossimo autunno, confluiranno in un festival che avrà luogo nel Teatro comunale di Città Sant’Angelo: «Così – precisa Edoardo Oliva, ideatore del progetto – la cultura dei legami diverrà realtà realizzando, attraverso il teatro, la compensazione della frammentazione del vivere comune».
A Teramo la compagnia Terrateatro, diretta da Ottaviano Taddei, che da anni lavora con persone aventi disabilità il 30 giugno debutterà con lo spettacolo Tell me Otello, mentre in provincia di Chieti dal 29 luglio al 2 agosto a Bocca di Valle e Guardiagrele andrà in scena Sedute intorno: un lavoro, curato dall’associazione Maglab diretta Annamaria Talone, nel quale diverse generazioni di donne si confronteranno sul loro vivere quotidiano.
Nell’aquilano, a San Demetrio ne’ Vestini, l’associazione Arti e Spettacolo diretta da Giancarlo Gentilucci a novembre interrogherà giovani ed anziani sulla permanenza nei paesi d’origine mentre nel pescarese, ancora a Novembre, il Teatro Immediato debutterà a Città Sant’Angelo con Luminescenze all’orizzonte: un lavoro che collocherà giovani e anziani su di un Titanic immaginario, raffigurando la nostra società alle prese con la crisi.