Centro di solidarietà: nuova sede a Pescara
«Pescara verrà ufficialmente riconosciuta con la denominazione di città metropolitana sociale, per riconoscerle una diversità, perché più grandi sono i problemi di questa città che, ogni giorno, ospita più dei suoi 120 mila abitanti». Lo ha promesso il neo assessore alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo Marinella Sclocco intervenendo, lo scorso venerdì, all’inaugurazione della nuova sede del Ceis: il Centro di Solidarietà che da 30 anni combatte contro la dipendenza dalla droga, ospitando nei suoi centri chi vive momenti di disagio nella propria vita uscendone pienamente riabilitato, trasferitosi presso gli ampi locali in via Vittoria Colonna a Pescara Portanuova, riunendo i servizi prima sparsi tra la parrocchia di Sant’Antonio di Padova, la Cooperativa Diogene ai Colli e la sede di via Scarfoglio.
È stato l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, insieme al presidente del Ceis Anna Durante ed all’assessore comunale Paola Marchegiani, a tagliare il nastro dei nuovi locali, composti da uffici, aree di ricevimento, nonché dalla comunità di accoglienza semiresidenziale da 30 posti letto e dalla comunità di reinserimento da 15 posti, nei quali prestano servizio 60 dipendenti e 155 volontari.
Un’occasione, questa, nella quale oltre ai vertici delle istituzioni locali, sono intervenuti anche altri esponenti di realtà come il Ceis, Lega abruzzese antidroga, Ali d’aquila, Cled, unite fra loro nel lanciare un grido d’allarme relativo all’assenza di risorse pubbliche, che attanaglia sempre più le associazioni di volontariato le quali già erogano servizi alla collettività supplendo alle carenze della Pubblica Amministrazione: «Tutto questo – denuncia Anna Durante, presidente del Ceis – mette a rischio i servizi, ma anche diritti conquistati per tutti. Stiamo assistendo ad uno smantellamento del welfare e così chiedo aiuto ai nuovi Governi della Regione e della città, affinché vi sia una presa di responsabilità dato che, in questo momento di crisi, è importante avere uno sguardo verso chi fatica a vivere».
Un appello accolto dalle autorità presenti, le deputate Vittoria D’Incecco e Federica Chiavaroli, gli assessori regionali Marinella Sclocco e Silvio Paolucci, nonché dal direttore generale della Asl di Pescara Claudio D’Amario, dal presidente della Provincia Guerino Testa e dal sindaco Marco Alessandrini, il quale è andato oltre la problematica delle dipendenze: «In Abruzzo – sottolinea il primo cittadino – sono 38 mila le persone che non hanno da mangiare, nel pescarese sono 15 mila, le quali accedono nella nostra città. Per questo faremo rete non solo con il generoso mondo dell’associazionismo, ma anche con il nuovo Governo regionale così che riconosca a Pescara lo status di città metropolitana per il sociale».