“Il problema non è la fame, ma difendere la dignità”
«Possiamo mangiare tutti i giorni, andiamo alla mensa della Caritas e ci danno da mangiare. Il problema è il non portare il pane a casa, perché questo toglie la dignità. Il problema più grosso non è la fame, che pure è un problema, ma difendere la nostra dignità». Lo ha esclamato Papa Francesco, stamane, iniziando la sua visita pastorale in Molise parlando agli esponenti del mondo del lavoro, riuniti presso l’aula magna della locale Università a Campobasso: «Oggi – esordisce il Santo Padre – vorrei unire la mia voce a quella di tanti lavoratori e imprenditori di questo territorio, nel chiedersi che possa attuarsi qui un patto per il lavoro».
Esprimendo questo auspicio, allo stesso tempo, il Papa ha constatato che in quella terra si sta cercando di rispondere al dramma della disoccupazione mettendo insieme le forze in modo costruttivo: «Tanti posti di lavoro – propone il Pontefice – potrebbero essere recuperati attraverso una strategia concordata con le autorità nazionali, un patto per il lavoro che sappia cogliere le opportunità offerte dalle normative nazionali ed europee. Vi incoraggio ad andare avanti su questa strada che può portare buoni frutti qui come anche in altre Regioni. Il lavoro non è soltanto necessario per vivere».
E sul tema della disoccupazione Papa Bergoglio è tornato anche in seguito, presiedendo la Santa Messa all’interno dello stadio ex Romagnoli del capoluogo molisano, gremito da oltre 100 mila fedeli tra i quali spiccavano oltre 4 mila pellegrini abruzzesi: «La disoccupazione – sottolinea Papa Francesco – è una piaga che richiede ogni sforzo e tanto coraggio da parte di tutti». Così il Papa ha commentato che c’è tanto bisogno di questo impegno, di fronte alle situazioni di precarietà materiale e spirituale, specialmente di fronte alla mancanza di lavoro, una piaga che richiede ogni sforzo e tanto coraggio da parte di tutti: «Quella del lavoro – ribadisce il Papa – è una sfida che interpella in modo particolare la responsabilità delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e finanziario. È necessario porre la dignità della persona umana al centro di ogni prospettiva e di ogni azione. Gli altri interessi, anche se legittimi, sono secondari. Al centro c’è la dignità della persona umana, che è stata creata a immagine di Dio, e tutti noi siamo immagine di Dio».
Tornando poi alla Chiesa, il Pontefice ha ricordato quanto essa sia stata sempre in prima linea nella testimonianza della carità, considerata via maestra dell’evangelizzazione: «Ma il servizio della carità – ricorda il Papa – siamo chiamati tutti a viverlo nelle realtà ordinarie, in famiglia, in parrocchia, al lavoro con i vicini. La Chiesa, in prima linea come presenza materna e fraterna che condivide le difficoltà e le fragilità della gente, cerca di infondere nella società quel supplemento d’anima che consente di guardare oltre e di sperare».
Anche nel fermarsi per il pranzo, intorno alle 13, Papa Francesco ha voluto lasciare un segno forte, inaugurando la nuova mensa Caritas “Casa degli Angeli” di Campobasso, condividendo il pasto con i 60 poveri assistiti dal nuovo presidio diocesano. Cavatelli al pomodoro, fettuccine ai funghi porcini, pollo con patate e dolci secchi: questo il ricco menu preparato con passione dalla cuoca Antonietta. Nel pomeriggio, invece, il Papa ha incontrato i giovani d’Abruzzo e Molise presso il Santuario di Castelpetroso, in provincia di Isernia: sono stati oltre 1.200 i giovani pescaresi partiti di buon mattino, da ogni parrocchia dell’arcidiocesi, alla volta della località molisana.