Un’estate in soccorso
In questa estate le uscite degli equipaggi della Misericordia, sono aumentate del 50% a causa di incidenti stradali in presenza di motocicli

Come ogni estate, con l’incremento della popolazione pescarese legata all’afflusso dei turisti, anche in quest’ultima è aumentato anche il lavoro dei 180 volontari della Misericordia di Pescara, che si alternano 24 per vegliare e soccorrere cittadini e bagnanti in preda a traumi e malori. Ma sono stati i traumi da incidente stradale, purtroppo, i protagonisti in negativo dell’estate pescarese: «Anche in questa stagione estiva – conferma Gianluca D’Andrea, direttore tecnico della Misericordia – abbiamo registrato un incremento delle nostre uscite del 50%, dovute soprattutto ad incidenti stradali in presenza di motocicli che, nei mesi di luglio e agosto, hanno causato circa 5 decessi».
Un servizio, quest’ultimo, svolto con umanità e professionalità attraverso l’impegno di 120 volontari che si sono alternati e si alternano a bordo di sette ambulanze, pronte a partire dalle sedi di Strada delle Fornaci e via Tirino, ed altri 30 volontari che si sono alternati sui quad, muniti di kit di primo soccorso e defibrillatore, che dallo scorso luglio presidiano il lungomare cittadino portano avanti il servizio S.o.s Riviera, giunto alla sua quarta edizione: «Questo progetto – sottolinea D’Andrea – nasce con l’obiettivo di ridurre i tempi d’intervento sul lungomare pescarese snellendo, allo stesso tempo, il lavoro delle ambulanze che possono occuparsi solo dei casi che effettivamente necessitano del loro impiego. Del resto, specie in caso di codice rosso, più i tempi d’intervento si riducono maggiore è la probabilità di salvare il paziente. Ma sul lungomare, grazie al lavoro di prevenzione svolto da Capitaneria di Porto ed altre associazioni di volontariato, non si sono verificate grosse criticità».
Tra l’altro i quad della Misericordia di Pescara sono stati impiegati anche nello scorso luglio, nelle campagne di San Valentino in Abruzzo Citeriore, per la ricerca di un anziano disperso purtroppo ritrovato senza vita. È dunque un impegno gravoso, ma importantissimo, quello quotidianamente assunto da questi volontari, divenuti più che mai gli angeli custodi di chi vive o visita Pescara: «I nostri volontari – conclude il direttore tecnico della Misericordia – alle attività di svago, preferiscono impegnare il proprio tempo libero a favore del prossimo, cercando di svolgere un servizio qualificato in supporto degli operatori del 118».