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“Chi fa il male odia la pace, un dono da implorare ogni giorno”

"Dobbiamo convincerci - spiega Papa Francesco -, nonostante ogni contraria apparenza, che la concordia è sempre possibile, ad ogni livello e in ogni situazione. Non c’è futuro senza propositi e progetti di pace!"

Lo ha affermato ieri Papa Francesco, pronunciando l’Angelus nella seconda domenica di Natale dedicato ancora al tema della pace. Nominato cardinale monsignor Edoardo Menichelli

Papa Francesco durante l'Angelus

«Gli uomini parlando tanto della luce, ma spesso preferiscono la tranquillità ingannatrice del buio. Noi parliamo tanto della pace, ma spesso ricorriamo alla guerra o scegliamo il silenzio complice oppure non facciamo nulla di concreto per costruire la pace (…) Chiunque, infatti, fa il male odia la luce! E non viene la luce perché non siano svelate le sue opere (…) Chi fa il male, odia la pace!».

I tanti fedeli che hanno assistito all'Angelus

I tanti fedeli che hanno assistito all’Angelus

Lo ha affermato ieri Papa Francesco, pronunciando l’Angelus nella seconda domenica dopo Natale aperto con la citazione dell’incipit del Vangelo di Giovanni proposte dalla liturgia del giorno, oltre che guardando al sole brillante e tiepido che avvolgeva la Piazza, smascherando – giocando con il contrasto luce-tenebre – la grave ipocrisia di tanti grandi del mondo, ma anche di tante persone comuni di fronte alla pace alla cui radice figura invece la preghiera: «Deve essere implorato questo dono – esorta il Papa – e deve essere accolto ogni giorno con impegno, nelle situazioni in cui ci troviamo. Agli albori di un questo nuovo anno, tutti noi siamo chiamati a riaccendere nel cuore un impulso di speranza, che deve tradursi in concrete opere di pace. “Ma tu non vai bene con questo?”, Fai la pace! “A casa tua?”, Fai la pace! “Nella tua comunità?”, Fai la pace! “Nel tuo lavoro?”, Fai la pace! Questi piccoli gesti hanno tanto valore: possono essere semi che danno speranza, possono aprire strade e prospettive di pace».

Il Santo Padre, a questo punto, ha proseguito la sua catechesi riprendendo l’Angelus sul valore della pace, pronunciato il primo gennaio, e riflettendo sul concetto tanto noto quanto smentito dai resoconti di violenza che ogni giorno abbondano nelle cronache internazionali: «Che pace – afferma il Pontefice – non è uguale ad assenza di guerra e che far tacere le armi e spegnere i focolai è la condizione inevitabile, per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti: penso ai conflitti che insanguinano ancora troppe regioni del Pianeta, alle tensioni nelle famiglie e nelle comunità, ma in quante famiglie, in quante comunità, anche parrocchiali, c’è la guerra! Come pure penso ai contrasti accesi nelle nostre città e nei nostri paesi tra gruppi di diversa estrazione culturale, etnica e religiosa. Dobbiamo convincerci, nonostante ogni contraria apparenza, che la concordia è sempre possibile, ad ogni livello e in ogni situazione. Non c’è futuro senza propositi e progetti di pace!».

Mons. Edoardo Menichelli, nominato cardinale da Papa Francesco

Mons. Edoardo Menichelli, nominato cardinale da Papa Francesco

E la pace si raggiunge anche attraverso la fine dello sfruttamento dell’uomo, tema al centro del messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale per la pace dello scorso primo gennaio intitolato “Non più schiavi, ma fratelli”: «Questo sfruttamento – denuncia Papa Bergoglio – è una piaga sociale che mortifica i rapporti interpersonali e impedisce una vita di comunione improntata a rispetto, giustizia e carità. Ogni uomo e ogni popolo hanno fame e sete di pace; ogni uomo e ogni popolo hanno fame e sete di pace, pertanto è necessario e urgente costruire la pace!».

Al termine dell’Angelus l’annuncio della nomina di 20 nuovi cardinali, 15 elettori e 5 emeriti ultraottantenni, ai quali verrà imposta la tradizionale berretta rosso porpora nell’ambito del prossimo concistoro del 12 e 13 febbraio. Tra questi, spicca la nomina dell’attuale arcivescovo di Ancona-Osimo, già arcivescovo di Chieti-Vasto dal 1994 al 2004, monsignor Edoardo Menichelli il quale, incredulo, ha appreso egli stesso della sua nomina ascoltando l’Angelus di Papa Francesco.

About Davide De Amicis (4357 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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