Una colletta per “Vllaznia”
“Una domenica dedicata all’orazione e al sostegno fra le chiese sorelle”. Questa la volontà dell’arcidiocesi di Pescara-Penne che, come consuetudine da diversi anni, dedica la quaresima di preghiera, elemosina e digiuno, alla fraternità e in particolare a “Vllaznia”, il progetto di cooperazione tra la chiesa locale e la diocesi albanese di Sape, attivo da più di sei anni.
Domani, 15 marzo, nelle celebrazioni eucaristiche delle singole parrocchie, si proporrà una raccolta speciale di fondi per sostenere le attività avviate e che hanno già visto la costruzione della casa parrocchiale nella città di Mabe, centro pastorale, di catechesi ed evangelizzazione per i fedeli guidati da don Giovanni Cianciosi, sacerdote fidei donum di Pescara.
«La raccolta di denaro – specifica don Massimo Di Lullo, direttore dell’ufficio diocesano missionario – non è fine a se
stessa ma vuole essere la memoria di una realtà che sosteniamo da diversi anni e che ha la forma di un gemellaggio che arricchisce innanzitutto noi. Si continua a dar sostegno alla Caritas di Sapa, che segue e aiuta, non solo economicamente, circa 130 famiglie in condizione di povertà estrema. Indigenza accentuata anche dalla conformazione geografica del territorio di montagna e dalla rassegnazione: un operatore albanese ha ribadito, nella nostra ultima visita, il lavoro motivazionale svolto dalla caritas e l’importanza di aiutare le famiglie locali a “muoversi” per costruire il proprio futuro».
Anche per questo oltre a don Giovanni, lavorano in Albania, Goffredo, Tiziana e Maria Palma, tre laici di Montesilvano stabiliti da circa tre anni nei villaggi di Mabe e Kodel. «Abbiamo preferito – continua don Massimo – la forma del sostegno a distanza. Oltre alla possibilità di adottare una comunità domestica, sta maturando l’idea di inviare presenze stabili di famiglie e giovani della nostra diocesi che affianchino Goffredo, Tiziana e Maria Palma nel servizio sul territorio albanese e condividano per un periodo più o meno lungo, la realtà di Sape, diventando un segno concreto di presenza. Il vero sostegno, il vero aiuto non nasce dall’offerta del superfluo, ma dalla condivisione di tutto noi stessi».
Intanto sono stati già avviati campi lavoro e esperienze estive per giovani e adulti. L’informazione passa anche attraverso un blog, aperto da poco, www.missionealbania.com , in cui Goffredo, Tiziana e Mariapalma, in una sorta di diario di missione, ci raccontano la loro esperienza.
(Per la stampa: è possibile scaricare ed utilizzare le foto del blog citato)