Anche a Pasqua tanti italiani affolleranno la mensa Caritas pescarese
Anche questa, purtroppo, sarà una Pasqua di intenso lavoro per i volontari della mensa Caritas diocesana, ospitata nella Cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II di via Alento a Pescara, che accoglieranno circa 180 persone per il solo pranzo.
Infatti, nonostante gli annunciati spiragli di uscita dalla crisi economica, sembra che molte famiglie pescaresi non riescano proprio ad uscire dal tunnel: «Rispetto allo scorso anno – spiega Erminio Di Filippo, responsabile della Cittadella dell’accoglienza – la presenza degli italiani si sente ancora più forte, nonostante la presenza media faccia registrare un numero di italiani equivalente agli stranieri».
Tutta colpa di quella che molti economisti, più che crisi, ormai definiscono declino: «La crisi – osserva Di Filippo – incide sugli aspetti economici e la gente non arriva ancora a fine mese. Così la mancanza di denaro arriva addirittura a far sgretolare le famiglie, laddove non ci siano valori solidi alla base».
Insomma, gli undici volontari che, fra poco, serviranno il pranzo di Pasqua dovranno superare sé stessi per rendere speciale quello che, altrimenti, sarebbe solo un altro giorno di stenti: «Serviremo un menù – illustra il responsabile della mensa Caritas – a base di brodo, spaghetti al ragù per primo e agnello con le patate per secondo. Ovviamente non mancheranno i dolci, i quali saranno un’occasione per favorire le relazioni tra volontari e utenti».
E se la crisi non accenna a diminuire, i volontari non demordono: «Ammettono che la fatica avanza sempre più – rileva Erminio Di Filippo -, ma al posto di interrompere il servizio cercano nuovi volontari per ridistribuire lo sforzo».
E oltre alla povertà, c’è anche il problema dell’integrazione con gli immigrati: «Speriamo – auspica don Marco Pagniello, direttore della Caritas pescarese – che questa Pasqua porti pace, oltre al desiderio di ritrovarsi tutti come famiglia umana».